Italia e Estero

Gb: viceministro, per il dopo Johnson in campo pure Patel

Ministra Interno porta a 12 i candidati, 7 figli d'immigrati
AA

MANCHESTER, 11 LUG - Sale ad almeno 12 aspiranti la lista dei potenziali successori a Boris Johnson come leader del Partito Conservatore britannico (in maggioranza alla Camera dei Comuni) e quindi futuro primo ministro di Sua Maestà. L'ultimo nome è quello di Priti Patel, ministra dell'Interno e falco sulla politica migratoria nella compagine uscente, fatto ad alcuni giornalisti italiani da uno dei suoi vice, Kevin Foster, ospite d'onore all'inaugurazione del nuovo consolato d'Italia a Manchester, che torna ad affiancare quello generale di Londra e quello di Edimburgo nel Regno Unito. Foster ha dichiarato infatti fin d'ora il suo endorsement "per Priti".

Se confermato, si tratterà della 12esima discesa in campo a poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature al Comitato 1922: organismo interno al gruppo parlamentare Tory addetto a gestire la competizione e chiamato nella giornata di oggi a definire regole e tempi delle votazioni che in base alle ultime previsioni dovrebbero permettere di chiudere la partita per inizio settembre e non per ottobre, come inizialmente ventilato da Downing Street, riducendo così la permanenza a capo del governo di BoJo per gli affari correnti.

Patel ha radici familiari indiane come altre due pretendenti (Rishi Sunak e Suella Braverman), in una sfida mai così cosmopolita (fra i conservatori e non solo) nel Regno. Con lei i non anglosassoni in lista salirebbero in totale a sette su 12: aggiungendo anche Sajid Javid e Rehman Chishti (entrambi di sangue pachistano); Nadhim Zahawi (figlio di rifugiati curdo iracheni) e Kemi Badenoch, figlia di genitori nigeriani. Due, Zahawi e Chishti, sono nati fra l'altro nei Paesi di origine delle famiglie.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Argomenti