Frode con il Superbonus, sequestrati in Salento 1,2 milioni

LECCE, 24 MAG - Avrebbero percepito contributi pubblici legati al 'Superbonus 110' attestando la fine e la conformità di lavori di ristrutturazione e riqualificazione di immobili mai realizzati o eseguiti solo in parte, in sei cantieri nella provincia di Lecce. Per questo la Guardia di finanza di Maglie ha eseguito a carico di una ditta di costruzioni il sequestro preventivo di crediti e liquidità per oltre un milione e duecentomila euro, sulla base di un'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Lecce. Quattro le persone indagate: il rappresentante legale della società e tre ingegneri, accusati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. A carico della società sono stati ipotizzati i reati relativi alla responsabilità amministrativa degli enti. Dall'inchiesta è emerso che sono state contabilizzate numerose fatture per operazioni inesistenti, quantificate in quasi tre milioni di euro, emesse nell'ambito della presunta attività fraudolenta e inserite nel sistema dell'Agenzia delle entrate, al fine di generare i crediti d'imposta e di procedere alla loro monetizzazione. Il sequestro è stato eseguito presso istituti bancari, finanziari, postali, società 'terze cessionarie del credito', e presso il 'cassetto fiscale' della società.
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