Italia e Estero

Frattura vertebrale per Kelderman, il ciclista travolto sul Garda

Terzo al Giro d'Italia e compagno di squadra del pluricampione del mondo Peter Sagan è stato travolto in allenamento con altri sei compagni
Sagan e il team della Bora Hansgrohe in allenamento a Toscolano Maderno - Foto tratta dal profilo Twitter @BORAhansgrohe
Sagan e il team della Bora Hansgrohe in allenamento a Toscolano Maderno - Foto tratta dal profilo Twitter @BORAhansgrohe
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Con il passare delle ore è arrivato un aggiornamento sulle condizioni di Wilco Kelderman, il più grave dei sette ciclisti travolti ieri sulle strade del Garda mentre erano impegnati in un allenamento della Bora Hansgroe, la squadra professionistica che annovera tra i suoi atleti il pluricampione del mondo Peter Sagan.

L'olandese Kelderman, terzo all'ultima edizione del Giro d'Italia e appena passato nelle fila del team tedesco, nell'impatto con il suv avvenuto ieri pomeriggio a Ronchi di Castelnuovo del Garda, a pochi passi da Gardaland, ha rimediato una frattura vertebrale oltre ad una commozione cerebrale. Episodi che potrebbero condizionare parte della stagione, in vista della quale gli atleti di quella che nell'ambiente è nota col nomignolo di «Band of Brothers» erano sul Garda e stavano per partire alla volta di Tenerife.

A renderlo noto questa mattina è stata una nota della stessa Bora-Hansgrohe, in cui si aggiunge che dei sette ciclisti coinvolti nell'incidente, solo per Kelderman e il Rudiger Selig è stato necessario il ricorso al ricovero in ospedale, al Borgo Trento di Verona. Il tedesco ha pure riportato una commozione cerebrale ma nessuna frattura.

Nelle scorse ore il team era stato ad allenarsi anche nel Bresciano, sia sulle rive del Garda - l'account ufficiale della squadra su Twitter ha proposto anche uno scatto che immortala Sagan e compagni a Toscolano Maderno (vedi foto in alto) - che su alcune delle salite più amate dai ciclisti nostrani, come quella di Serle o le Coste di Sant'Eusebio (qui di seguito un breve video girato a Vallio Terme).

Lo stesso Sagan è sfuggito all'incidente per un caso fortuito: era già rientrato in albergo perché la sua sessione di allenamento era già terminata. Stando alle prime ipotesi, al vaglio della Polstrada di Bardolino, la conducente del suv che ha investito i corridori si sarebbe immessa da una strada laterale senza rispettare una precedenza.

L'episodio riporta purtroppo di attualità i rischi ai quali sono esposti gli utenti cosiddetti deboli della strada, a partire proprio dai ciclisti. E dal novero non risultano esclusi neppure quelli più preparati tecnicamente, quali appunto i professionisti del pedale.

Sui social, nel corso delle ore, si sono nel frattempo moltiplicati i messaggi di auguri e di vicinanza rivolti allo sfortunato Kelderman. Ma anche gli appelli a che cambi la cultura della strada, a vantaggio di chi non può temere ogni giorno di non tornare a casa. Tra i primi, fra i ciclisti professionisti, a farsi portavoce della necessità di un cambio di passo è stato l'italiano Jacopo Guarneri (Groupama-FDJ), atleta da tempo impegnato in un'opera di sensibilizzazione alla sicurezza stradale a beneficio di chi pedala, che ha subito rilanciato sui social la drammatica notizia e il relativo appello.

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