Fondazione Candiolo, con Oncolab 15 nuovi laboratori di ricerca

TORINO, 13 OTT - Ricerca, innovazione tecnologica, cura e attenzione anche alle famiglie dei pazienti sono tra i focus che emergono dal Bilancio sociale e di sostenibilità 2024 della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro-Irccs, presentato oggi. Nel 2024, i fondi del 5 per mille hanno consentito di finanziare nove progetti pluriennali dedicati alle principali patologie tumorali, in collaborazione con i più prestigiosi centri oncologici internazionali. "Studiare il sistema immunitario ci permette di comprendere come il corpo reagisce al tumore e di sviluppare terapie personalizzate. A Candiolo stiamo costruendo un ponte tra la ricerca di base e la clinica, per offrire ai pazienti trattamenti sempre più mirati e meno invasivi" sottolinea Luigia Pace, direttrice del Laboratorio di Immunità e cancro. Accanto a lei Christopher Heeschen, direttore del Laboratorio di Eterogeneità del cancro al pancreas, dopo l'esperienza alla Shanghai Jiao Tong University. "In Istituto - spiega - lavoriamo per rendere la ricerca sempre più vicina ai bisogni dei pazienti. Grazie ai fondi del 5 per mille possiamo affrontare tumori complessi come quello del pancreas con un approccio multidisciplinare, capace di trasformare i risultati scientifici in cure reali". Il piano di sviluppo 'Cantiere Candiolo' ha continuato intanto a crescere: l'apertura di Oncolab ha dato vita a quindici nuovi laboratori di ricerca, mentre è iniziata la progettazione della nuova Biobanca, una struttura avanzata destinata a diventare una risorsa chiave per la medicina di precisione. Quanto all'innovazione tecnologica, nel 2024 e nei primi mesi del 2025, dopo l'attivazione di due nuove Tomotherapy e di una Tac di ultima generazione, sono entrate in funzione la nuova Sala Angiografica e la nuova Pet-Tc, mentre è in arrivo una Tac Photon Counting, destinata a potenziare i reparti di Radiologia, Radioterapia e Medicina Nucleare. "La chirurgia robotica sta rivoluzionando la nostra pratica clinica. Grazie ai nuovi robot e alla formazione di équipe altamente specializzate possiamo garantire interventi più precisi, riducendo i tempi di recupero e migliorando la qualità di vita dei pazienti", afferma Francesco Porpiglia, direttore dell'Urologia oncologica a direzione universitaria. "L'innovazione tecnologica - prosegue Riccardo Faletti, direttore della Radiodiagnostica a direzione universitaria - ci permette di diagnosticare i tumori in fase sempre più precoce". Candiolo Cares, un'iniziativa pensata per affiancare chi affronta la malattia e le famiglie, offre un sostegno psicologico, fisico e relazionale. Il programma propone Pilates, lezioni di trucco, attività culturali, Pet Therapy e supporto emotivo, contribuendo a migliorare la qualità della vita e ad affrontare i trattamenti con maggiore serenità.
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