Italia e Estero

Feriti, lacrime e vuoti d'aria: un bresciano sul volo della paura

Il bresciano Giuseppe Rapuzzi era a bordo dell’aereo dell’American Airlines costretto a un atterraggio d'emergenza
PAURA E FERITI IN VOLO
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Un tranquillo volo di paura. Con turbolenze varie e un salto verso il basso, in particolare, che ha provocato sette feriti, tre dei quali erano membri dell’equipaggio, e un’ondata di panico.

Il bresciano Giuseppe Rapuzzi, titolare dell’omonima farmacia in via Orzinuovi, era tra i 192 passeggeri a bordo dell’aereo dell’American Airlines partito da Miami alla volta di Milano, ma costretto la scorsa notte notte a un atterraggio d’emergenza a poche ore dal decollo. 

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Rapuzzi ha il brevetto di pilota commerciale ed è appassionato di attività ad alto tasso di adrenalina come il paracadutismo. È il classico passeggero che durante le turbolenze resta impassibile, proseguendo nel sonnellino o nella lettura, ma in questo caso si è preso la sua parte di spavento.

«C’è stato un vuoto d’aria che ha provocato un salto di alcune centinaia di metri - racconta -, le persone che non avevano le cinture allacciate sono finite sul soffitto e sono poi cadute a terra, facendosi del male».

Dopo la paura iniziale, il 46enne bresciano è riuscito a mantenere la calma.

«C'erano feriti e sangue, sembrava la scena di un incidente automobilistico. Le turbolenze sono proseguite durante tutto il volo, c’erano diverse scene di panico. Molte persone in effetti hanno paura di volare, anche se l’aereo è uno dei mezzi più sicuri per viaggiare. Anche le hostess piangevano, contribuendo ad alimentare le paure dei passeggeri.». 

I più gravi tra i feriti avevano immediato bisogno di cure, perciò il pilota ha deciso di atterrare in Canada, a Saint John’s, dove i passeggeri sono stati ospitati in albergo in attesa di ripartire. 

«Anche l’atterraggio è stato particolarmente violento, dato che l’aereo aveva molto carburante nei serbatoi ed era pesante. Una volta scesi, abbiamo trovato in aeroporto giornalisti e cameraman pronti a intervistarci visto che nel frattempo la notizia dei problemi a bordo si era diffusa». 

Il rientro di Rapuzzi in Italia è previsto martedì, in giornata, ma a breve ripartirà per gli Stati Uniti, dove vive con la moglie e i quattro figli.

«Durante le turbolenze, ho sùbito pensato a loro», conclude. Mantenendo nella voce una calma che sembra incredibile dopo quanto vissuto. Questione di nervi, particolarmente saldi. Nonostante la disavventura, beato lui, viene da dire.

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