Italia e Estero

Femminicidio in Gallura, ricostruita da Ris la scena del delitto

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PALAU, 20 OTT - Circa due ore di sopralluogo per ricostruire quando accaduto nel casolare della tenuta ConcaEntosa nel momento esatto del femminicidio di Cinzia Pinna e verificare la fondatezza delle dichiarazioni di Emanuele Ragnedda, l'imprenditore del vino di Arzachena reo confesso del delitto. Per tornare alla notte tra l'11 e il 12 settembre scorso i carabinieri del Ris di Cagliari affiancati dal medico legale Salvatore Lorenzoni - lo stesso che ha eseguito l'autopsia su incarico della Procura di Tempio Pausania - e dall'entomologa Valentina Bugelli, hanno riposizionato in casa il divano che l'assassino aveva spostato all'esterno dopo l'omicidio togliendo la cuscineria, presumibilmente per ripulirlo dal sangue della vittima. Sarebbero state anche sistemate delle sagome per provare a ricostruire la dinamica e la posizione esatta delle persone al momento del delitto, soprattutto quella della vittima quando Ragnedda le ha sparato tre colpi di pistola al viso, fatale quello all'altezza dello zigomo. Sul cambio del divano era stata chiamata in causa la ristoratrice di San Pantaleo, Rosa Maria Elvo, indagata per favoreggiamento insieme al giovane manutentore lombardo Luca Franciosi. "Dai tabulati telefonici che noi stessi abbiamo fornito ai magistrati - ha detto al termine del sopralluogo il difensore della donna, Francesco Furnari, che parla di lei come della fidanzata di Ragnedda -, risulta che il telefono di Rosa Maria Elvo è stato utilizzato per chiamare un numero fisso che è stato digitato da Ragnedda per ordinare un divano. Ma Elvo non è mai andata ad acquistare il divano, era a ConcaEntosa quando pochi minuti dopo il divano è arrivato e ha assistito al suo posizionamento da parte dell'addetto insieme a Ragnedda". Secondo l'avvocato, l'imprenditore avrebbe giustificato con la donna il nuovo divano sostenendo che notte tempo era entrato in casa un cane e lui gli avrebbe sparato. "Tuttavia - ha ribadito il legale - la scena nella quale la fidanzata si è trovata non era una scena che potesse fare pensare a un omicidio".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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