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Favorirono latitanza condannati, sette arresti nel crotonese

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CROTONE, 26 NOV - Avrebbero favorito la latitanza di due persone legate al locale di 'ndrangheta di Cirò già condannate in via definitiva. Per questo i carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno eseguito questa mattina un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, ritenute coinvolte a vario titolo in un'articolata rete di fiancheggiatori funzionale a favorire la latitanza dei due esponenti del clan. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Dda di Catanzaro. L'attività, condotta dai carabinieri e avviata nel luglio 2024, ha consentito di ricostruire un sistema di supporto logistico che, secondo gli inquirenti, avrebbe agevolato la latitanza di Carmine Siena, di 43 anni, e di Antonio Anania (52) già condannati in via definitiva dopo la pronuncia della Cassazione nel 2024 per associazione mafiosa nell'ambito del processo con rito abbreviato nato dall'operazione "Stige". I due, entrambi di Cirò Marina, dovevano scontare pene residue rispettivamente di 3 anni e 25 giorni e di 5 anni e 2 mesi di reclusione ed erano stati latitanti per circa un anno. Siena era stato catturato il 6 agosto 2024, mentre Anania il 19 novembre 2024. Le indagini avrebbero documentato attività di assistenza continuativa ai latitanti, tra cui la consegna di schede telefoniche intestate a terzi, utili - secondo l'accusa - a eludere le investigazioni in corso e a mantenere contatti con l'organizzazione mafiosa. Le condotte contestate configurano il reato di procurata inosservanza della pena, aggravato dall'aver favorito l'attività dell'associazione mafiosa, nonché l'ipotesi di associazione per delinquere di stampo mafioso. Per cinque degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per altri due sono stati applicati gli arresti domiciliari.

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