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Fao, a Gaza la superficie coltivabile disponibile è meno del 5%

epa12122618 Hundreds of displaced Palestinians gather outside the Sokar Charity Kitchen in Gaza City to receive limited food rations,21 May, 2025. Kitchen officials say their stocks ran out today due to the suspension of humanitarian aid entering the Gaza Strip. EPA/HAITHAM IMAD
epa12122618 Hundreds of displaced Palestinians gather outside the Sokar Charity Kitchen in Gaza City to receive limited food rations,21 May, 2025. Kitchen officials say their stocks ran out today due to the suspension of humanitarian aid entering the Gaza Strip. EPA/HAITHAM IMAD
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ROMA, 26 MAG - Meno del 5% della superficie coltivabile della Striscia di Gaza resta disponibile per l'agricoltura, andando a peggiorare ulteriormente la capacità di produzione alimentare e ad aggravare il rischio di carestia nella zona. E' quanto emerge dall' ultima valutazione geospaziale condotta dalla Fao e dal Unosat, Centro satellitare delle Nazioni Unite. Ad aprile 2025, oltre l'80% della superficie agricola risultava danneggiata (12.537 ettari su 15.053) e il 77,8% non era accessibile, lasciando solo 688 ettari (4,6%) disponibili per la coltivazione. La situazione è particolarmente critica a Rafah e nei governatorati settentrionali, dove quasi tutti i terreni coltivabili non sono accessibili. Utilizzando immagini satellitari ad alta risoluzione e confrontandole con i dati pre-conflitto, la valutazione ha rilevato che il 71,2% delle serre è stato danneggiato, con il più alto numero proprio a Rafah con l'86,5% ad aprile 2025, rispetto al 57,5% a dicembre 2024, mentre lo sono tutte nel governatorato di Gaza. Stessa cosa per i pozzi agricoli, con l'82,8% fuori uso contro il 67,7% a dicembre scorso Prima dell'inizio del conflitto, il settore primario rappresentava circa il 10% dell'economia di Gaza, con oltre 560mila persone che dipendevano da produzione, allevamento o pesca per il loro sostentamento. "Questo livello di distruzione non è solo una perdita di infrastrutture, ma un collasso del sistema agroalimentare di Gaza e delle sue risorse vitali - spiega Beth Bechdol, vicedirettore generale della Fao - con terreni coltivabili, serre e pozzi distrutti, la produzione alimentare locale si è bloccata. La ricostruzione richiederà ingenti investimenti e un impegno costante per ripristinare sia i mezzi di sussistenza che la speranza". La Fao ha stimato che il valore dei danni e delle perdite subiti dal settore agricolo a Gaza dall'inizio delle ostilità, nel 2023, superasse i 2 miliardi di dollari (835 milioni di dollari di danni, 1,3 miliardi di dollari di perdite), con un fabbisogno stimato di recupero e ricostruzione di circa 4,2 miliardi di dollari.

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