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'Fai la fine di Yara', influencer minacciata durante diretta

epa06398356 (FILE) - The logo of the messaging application WhatsApp (C) is pictured on a smartphone screen with the Facebook (top L) app logo in Taipei, Taiwan, 26 September 2017 (reissued 19 December 2017). According to reports, the German cartel office on 19 December 2017 found that Facebook has abused its dominant market position. The preliminary findings suggest that Facebook's targeted advertising also uses third-party data collected from the social network's subisidiaries WhatsApp and Instagram. EPA/RITCHIE B. TONGO *** Local Caption *** 53792247
epa06398356 (FILE) - The logo of the messaging application WhatsApp (C) is pictured on a smartphone screen with the Facebook (top L) app logo in Taipei, Taiwan, 26 September 2017 (reissued 19 December 2017). According to reports, the German cartel office on 19 December 2017 found that Facebook has abused its dominant market position. The preliminary findings suggest that Facebook's targeted advertising also uses third-party data collected from the social network's subisidiaries WhatsApp and Instagram. EPA/RITCHIE B. TONGO *** Local Caption *** 53792247
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MILANO, 23 AGO - Lei li avvisa, "sto registrando, mi serve per la querela", ma loro continuano come se nulla fosse: "ti taglio la gola", "fai la fine di Yara", "ti sfregio con l'acido", "mi chiamo Filippo Turetta, di mestiere io stupro le donne" dicono due ragazzi durante una diretta Instagram dell'influencer Martina Murenu, che ha denunciato quanto successo sui suoi canali social. Il tutto è avvenuto lo scorso 18 agosto quando la creator cagliaritana, 100mila follower su Instagram, è stata attaccata durante una diretta da due voci maschili, che hanno fatto irruzione nella live con nickname e nascondendo i loro volti. "Voglio che i genitori di questi elementi - scrive la giovane - riconoscano le voci di ciò che hanno messo al mondo. Le ipotetiche fidanzate che si rendano conto di chi hanno al loro fianco". "E ora - annuncia - partirà una denuncia grande quanto una casa. Che tutti possano riconoscere dalle vostre voci chi siate e non considerarvi mai più. Non possiamo più stare zitti. Basta!". "Mi sento in dovere di tutelarmi, di alzare un polverone enorme, di fare una denuncia sociale per tutti coloro che come me sono stati in silenzio per anni e non ne possono più" dice la giovane in un video pubblicato in risposta, spiega, a chi l'ha accusata di aver condiviso le minacce ricevute per farsi pubblicità. "Dopo il mio video - sottolinea - tante persone hanno trovato il coraggio di denunciare tanti fatti gravissimi. Questo è l'intento, non avere più paura di nessuno".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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