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Ex vicepresidente ecuadoriano chiede aiuto a leader progressisti

epa10804997 Jorge Glas, former vice president of Ecuador during the presidential term of Rafael Correa (2007-2017), participates in a press conference in Guayaquil, Ecuador, 17 August 2023. Glas claimed he was innocent in the Odebrecht case, after the Federal Supreme Court of Brazil annulled the evidence extracted from the computer systems of the Brazilian construction company. EPA/Mauricio Torres
epa10804997 Jorge Glas, former vice president of Ecuador during the presidential term of Rafael Correa (2007-2017), participates in a press conference in Guayaquil, Ecuador, 17 August 2023. Glas claimed he was innocent in the Odebrecht case, after the Federal Supreme Court of Brazil annulled the evidence extracted from the computer systems of the Brazilian construction company. EPA/Mauricio Torres
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QUITO, 19 APR - L'ex vicepresidente ecuadoriano Jorge Glas - arrestato durante un blitz nell'ambasciata messicana a Quito ampiamente condannato dalla comunità internazionale - ha chiesto aiuto ai presidenti progressisti di Messico, Colombia e Brasile. In lettere datate 15 aprile, Glas lamenta le condizioni nel carcere La Roca di Guayaquil, dove si trova detenuto da quando è stato prelevato con la forza dalla polizia ecuadoriana il 5 aprile dentro l'ambasciata messicana, ore dopo essergli stato concesso l'asilo politico. L'episodio ha aperto una crisi diplomatica tra Messico ed Ecuador. "Sono nella peggiore prigione dell'Ecuador e sto facendo lo sciopero della fame. Aiutatemi. Qui c'è una brutale persecuzione contro tutti i progressisti. Solo l'aiuto internazionale può fare qualcosa", ha scritto Glas nelle missive indirizzate a Manuel Lopez Obrador, Gustavo Petro e Luiz Inacio Lula da Silva.

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