Italia e Estero

Esce di prigione il mattino, arrestato per furto la sera

Sono dieci le persone arrestate nel cuneese per una serie di furti in appartamenti. Le bande hanno colpito anche nel Bresciano
Un posto di blocco dei carabinieri (archivio) © www.giornaledibrescia.it
Un posto di blocco dei carabinieri (archivio) © www.giornaledibrescia.it
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Arrestato per furto, condannato e rimesso in libertà lunedì mattina, la sera dello stesso giorno era a Cherasco (Cuneo) con la sua banda per compiere un altro colpo in un appartamento: è la storia di uno dei dieci albanesi finiti in carcere in seguito all'operazione «Prometeo» del Reparto operativo-nucleo investigativo dei carabinieri di Novara. 

Per tutti gli arrestati il gip di Milano (competente per territorio) ha già convalidato il fermo e disposto ordinanza di custodia cautelare in carcere. 

Gran parte dei dieci sono irregolari sul territorio nazionale e uno risulta colpito da ordinanza di carcerazione per non aver ottemperato all'obbligo di lasciare l'Italia. 

«I fermi sono stati solo la conclusione di un'indagine durata due mesi e mezzo che ha visto il personale lavorare giorno e notte senza soluzione di continuità e con grande spirito di sacrificio», ha sottolineato il comandante provinciale, colonnello Domenico Mascoli. 

Gli arrestati fanno parte di due bande distinte, che operavano autonomamente anche se con modus operandi identico e base comune a Milano. 

Prima rubavano auto di grossa cilindrata con le quali muoversi velocemente (un tutor sulla Brebemi  ha registrato una velocità di 240 km orari) per raggiunge i loro obiettivi, sparsi per le province di Cuneo, Brescia, Piacenza, Varese, Bergamo, Como, Milano, Novara. Poi tornavano alle loro abitazioni. 

Al momento alle due bande sono contestati 26 furti (due solo tentati) e la ricettazione delle auto usate per spostarsi.

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