Italia e Estero

Ebrei Roma, da palco 1 maggio invocano nostra distruzione

Noemi Di Segni, Fadlun il presidente della comunità ebraica di Roma, alla cerimonia per la deposizione della corona di fiori in memoria della brigata ebraica a Porta San Paolo. 25 April 2025. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Noemi Di Segni, Fadlun il presidente della comunità ebraica di Roma, alla cerimonia per la deposizione della corona di fiori in memoria della brigata ebraica a Porta San Paolo. 25 April 2025. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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ROMA, 01 MAG - "Appropriarsi della nostra cultura, delle melodie a noi più care, per invocare la nostra distruzione, è ignobile. C'è qualcosa di davvero sinistro, macabro, nell'esibizione dei Patagarri. Pensate a cosa ha fatto Hamas dei nostri bambini. Ascoltare una nostra canzone dal palco del Primo Maggio in diretta tv, culminante nel grido "Palestina Libera!", lo slogan delle piazze che invocano la cancellazione di Israele, è un insulto e una violenza inaccettabile. Mai ce lo saremmo aspettati in un concerto che celebra il lavoro". Così Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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