Italia e Estero

E' polemica ad Arcore per una mostra di Barbie contro la violenza di genere

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MILANO, 12 DIC - E' polemica ad Arcore per la mostra 'Le Donne - 500 fashion Barbie dolls', voluta a Villa Borromeo dall'amministrazione comunale guidata da Maurizio Bono contro la violenza di genere. L'iniziativa è stata criticata da Carla Giuzzi, responsabile diritti della segreteria provinciale di Sinistra Italiana, per la quale la Barbie rappresenta "un modello di donna che è alla base della violenza di genere in quanto vista solo come 'un oggetto' da possedere". Come si legge sul Corriere della Sera e Prima Monza, il progetto, il cui ricavato è destinato alla Caritas della Comunità pastorale Sant'Apollinare, rappresenta il cuore del progetto culturale "Arcore è Lei - Mese della Donna" ed è promosso dal Comune in collaborazione con la Comunità Pastorale - Caritas di Arcore. "L'annunciata raccolta di fondi per la Caritas è un'azione meritevole, ma il tipo di destinazione nulla ha che fare con il progetto e appare più che altro un modo facile per cercare consensi - ha sottolineato Carla Giuzzi - Soprattutto si vogliono piegare ad ogni costo le Barbie dolls alle finalità di questo progetto, rispetto al quale esse possono solo suggerire un elemento di riflessione su un fenomeno complesso, partito negli anni '50 e nel quale si rappresentava un'idea di donna diversa rispetto a quella comune di allora: casalinga, moglie e madre. Successivamente il suo aspetto fisico, alta, bionda, occhi azzurri, vita stretta e gambe lunghe ha condizionato generazioni di bambine a seguire il modello di donna stereotipato che veicolava e non è bastato vestirla da scienziata, poliziotta o pilota d'aereo".

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