Italia e Estero

E' morto Mario Candotto, partigiano deportato a Dachau

epa12063177 A guard tower on the perimeter at the former Dachau concentration camp before a memorial event at marking the 80th anniversary of the camp's liberation in Dachau Germany, 29 April 2025. Dachau concentration camp was liberated by U.S. Armed Forces on 29 April 1945. The concentration camp was established on 22 March 1933 for political prisoners and it served as a model for all later concentration camps. Over 200,000 people from all over Europe were imprisoned and more than 43,00 were murdered. EPA/ANNA SZILAGYI
epa12063177 A guard tower on the perimeter at the former Dachau concentration camp before a memorial event at marking the 80th anniversary of the camp's liberation in Dachau Germany, 29 April 2025. Dachau concentration camp was liberated by U.S. Armed Forces on 29 April 1945. The concentration camp was established on 22 March 1933 for political prisoners and it served as a model for all later concentration camps. Over 200,000 people from all over Europe were imprisoned and more than 43,00 were murdered. EPA/ANNA SZILAGYI
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TRIESTE, 30 LUG - "Con profondo dolore apprendo della scomparsa di Mario Candotto, eroe della Resistenza e testimone instancabile dell'Olocausto". Lo scrive in una nota Sebastiano Badin, segretario di Sinistra Italiana per il Fvg. Candotto aveva 99 anni e viveva a Ronchi dei Legionari (Gorizia), nato a Porpetto (Udine), era stato operaio ai cantieri di Monfalcone. Nel 1944 fu deportato a Dachau dai nazisti, nello stesso campo di concentramento dove morì il padre; la madre morì ad Auschwitz. "Sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau, dove fu deportato nel 1944 per il suo coraggio come staffetta partigiana, Mario ha dedicato la vita a tramandare la memoria di quei tragici eventi e i valori dell'antifascismo. La sua vita, simbolo di resistenza e lotta alle diseguaglianze, resterà un faro per la difesa della libertà e della giustizia. A nome mio e di Sinistra Italiana, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia e a chi lo ha amato. L'eredità del compagno Mario Candotto vivrà per sempre nel nostro impegno per un mondo migliore." conclude Badin.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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