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È morto Alberto Sed, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau

Nato a Roma nel 1928, venne catturato con sua madre e le due sorelle e venne portato a Birkenau: lì gli venne tatuato il numero A-5491
Alberto Sed - Foto Ansa
Alberto Sed - Foto Ansa
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È scomparso in queste ore Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Nato a Roma nel 1928, dopo essere stato catturato a Roma con sua madre e le due sorelle venne portato per un breve periodo a Fossoli, per poi essere condotto a Birkenau: lì gli venne tatuato il numero A-5491.

A lungo non riuscì a parlare dell’Olocausto e di Auschwitz, fino a quando raccontò la sua storia nel libro «Sono stato un numero», scritto da Roberto Riccardi. Successivamente, portò la sua testimonianza in incontri pubblici e nelle scuole. I suoi racconti rappresentavano un viaggio in un orrore senza fine, come quando spiegava di non essere mai riuscito a tenere un neonato in braccio perché nel campo di sterminio i nazisti glieli facevano lanciare in aria per ucciderli a colpi di fucile. Ad Auschwitz vennero uccise la madre e le sorelle, una delle quali sbranata da un cane delle Ss.

«La sua scomparsa rappresenta un dolore immenso per tutta la Comunità. Una perdita ancora più dolorosa in questi tempi cupi in cui si riaffaccia l'odio antisemita. Con il sorriso ha saputo raccontare l'inferno e renderci persone migliori. Dio ne benedica la memoria», è il commiato di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, che comunica la scomparsa di Alberto Sed.

 

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