Italia e Estero

Donate in Serbia 9mila bottiglie di rakija a un ospedale

Si tratta di merce sequestrata da tempo: adeguatamente trattato, il superalcolico può essere usato come disinfettante
La rakija è ottenuta dalla distillazione della frutta fermentata
La rakija è ottenuta dalla distillazione della frutta fermentata
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Il governo serbo ha deciso di donare all'ospedale di Krusevac (nel Sud-Est del Paese) e alla locale Croce Rossa 9.196 bottiglie di rakija, un superalcolico tipico delle aree balcaniche ottenuto dalla distillazione della frutta fermentata, sequestrate in una operazione di polizia nel 2005. 

Il prodotto, adeguatamente trattato, potrà fornire quantità di alcol necessario alla disinfezione di luoghi e superfici di lavoro, operazioni sempre più necessarie con la persistente epidemia di coronavirus. 

Come riferiscono i media a Belgrado, con una fabbrica locale di Krusevac che produce bevande alcoliche è stato raggiunto un accordo in base a cui il quantitativo di rakija verrà trattato gratuitamente per ottenere alcol a 70 gradi, idoneo a scopi medici.  

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