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Dj morto a Ibiza, per il padre è stato omicidio

Michele Noschese in una immagine tratta dal suo profilo Instagram. Il dj e producer napoletano Michele Noschese, 35 anni, conosciuto come Godzi, è morto nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Ibiza, dove viveva da circa dieci anni. Lo confermano fonti vicine alla famiglia. Le circostanze della sua morte non sono ancora state chiarite. INSTAGRAM/godzi.music +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
Michele Noschese in una immagine tratta dal suo profilo Instagram. Il dj e producer napoletano Michele Noschese, 35 anni, conosciuto come Godzi, è morto nella notte tra venerdì e sabato scorsi ad Ibiza, dove viveva da circa dieci anni. Lo confermano fonti vicine alla famiglia. Le circostanze della sua morte non sono ancora state chiarite. INSTAGRAM/godzi.music +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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NAPOLI, 21 LUG - Un esposto in cui si denuncia la polizia di Ibiza per omicidio volontario è stato presentato alla magistratura spagnola da Giuseppe Noschese, padre di Michele, il dj Godzi morto nell'isola delle Baleari in circostanza non ancora chiarite. Lo afferma il Tgr Rai Campania, secondo cui per gli investigatori locali il trentacinquenne sarebbe invece morto per arresto cardiaco al termine di una serata a base di alcol e stupefacenti. Il dj, che aveva organizzato una festa a casa sua con una decina di amici, sarebbe stato arrestato dalla Guardia civil fatta intervenire dai vicini per la musica alta. I poliziotti lo avrebbero arrestato e Noschese sarebbe morto in questa fase. Oggi pomeriggio si è svolta l'autopsia e gli esiti saranno decisivi per stabilire le cause del decesso. Le persone presenti alla festa avrebbero raccontato al padre della vittima che il figlio sarebbe stato percosso senza motivo dai poliziotti fino alla morte, portandolo fuori dalla casa a braccia e trasportandolo direttamente in obitorio. Testimonianze che sono contenute nella denuncia presentata dal padre del dj, un noto medico napoletano, e ora al vaglio delle autorità spagnole.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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