Italia e Estero

Disperso nel Tanaro, fu un amico a gettarlo in acqua

Sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche di un ragazo disperso nel fiume Tanaro nel Cuneese, 22 aprile 2025. ANSA / VIGILI DEL FUOCO +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY - NPK+++
Sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche di un ragazo disperso nel fiume Tanaro nel Cuneese, 22 aprile 2025. ANSA / VIGILI DEL FUOCO +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY - NPK+++
AA

TORINO, 10 AGO - Abdou Ngom, 13 anni da compiere, non era sparito nel Tanaro durante un bagno tra amici, ma era stato uno di questi ultimi a gettarlo in acqua, nonostante lui urlasse di non sapere nuotare. Omicidio volontario con dolo eventuale è dunque l'accusa formulata dalla Procura dei minori di Torino nei confronti di uno degli amici, 15 anni, origine magrebina, ora agli arresti domiciliari in una comunità. Lo riportano i quotidiani Repubblica e Corriere di Torino. L'episodio era accaduto a Verduno (Cuneo), lo scorso 22 aprile, dove in quattro, tutti residenti a Bra (Cuneo) e figli di migranti, erano andati a Verduno, tra le colline e i vigneti di Langa, dove il Tanaro, sesto fiume per lunghezza d'Italia e secondo del Piemonte, scorre poco prima di arrivare ad Alba e dirigersi poi verso la confluenza con il Po, in provincia di Alessandria. È un tratto fluviale noto soprattutto per la particolarità della "Spiaggia dei cristalli" di gesso, spesso frequentata nella bella stagione. La giornata era bella, ma il fiume ingrossato e torbido per il maltempo dei giorni precedenti e dopo una settimana le ricerche erano state sospese. La Procura ha disposto il sequestro dei telefonini dei tre minori e le indagini sono state affidate ai carabinieri di Bra. I tre ragazzI dopo che l'amico era scomparso si erano sentiti per confrontarsi sul comportamento da tenere nel caso in cui i militari li avessero convocati. Nell'incidente probatorio di fronte agli inquirenti, in cui sono stati sentiti separatamente, è emerso che il quindicenne vantava un credito di 50 euro nei confronti dell'amico e per questo era stato inizialmente accusato di violenza privata. Gli altri due poi hanno aggiunto: "Abdou diceva che non sapeva nuotare, eppure l'altro lo ha preso e lo ha buttato in acqua". Il quindicenne, assistito dagli avvocati Giuseppe Vitello e Piermario Morra, nega questa ricostruzione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti