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Diga Genova: Pd, inaccettabili le accuse di Toti e Rixi a Anac

Nuova diga Genova render progetto 1
Nuova diga Genova render progetto 1
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GENOVA, 29 MAR - "In Liguria tutti zitti, che è sospeso lo stato di diritto: per Toti e Rixi i dubbi sollevati da Anac sulla Diga non sussistono, anzi, per loro c'è un pezzo di Stato che lavora contro gli interessi nazionali. Invece di preoccuparsi di quanto Anac ha sollevato e delle eventuali conseguenze che potrebbero esserci, il presidente Toti e il vice-ministro Rixi tacciano l'Autorità di ingerenze improprie e di atteggiamento distruttivo". Lo denunciano in una nota Davide Natale segretario PD Liguria Luca Garibaldi capogruppo PD Regione Liguria Simone D'Angelo segretario provinciale PD Genova e capogruppo PD nel Comune di Genova. "Da quello che emerge dalla delibera Anac è stata fatta una procedura negoziata quando invece era necessaria una gara; non è stata rinnovata la gara dopo che la prima era andata deserta; sono stati previsti prezzi non conformi alla normativa regionale; ci sono manifeste criticità in ordine all'alterazione delle condizioni di gara; mancano scenari alternativi di progetto; siamo di fronte alla non ottemperanza alle prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed è stato nominato un secondo collegio di esperti a buste aperte" denunciano ancora gli esponenti del Pd. "L'elenco è lungo e di fronte a questo disastro che è stato creato, invece di provare a trovare soluzioni per evitare che quest'opera finisca su un binario morto, si cerca di ribaltare la responsabilità su chi per legge deve controllare il rispetto della normativa sugli appalti pubblici - scrivono ancora -. Un po' come se uno studente interrogato prendesse un voto gravemente insufficiente perché non ha aperto nemmeno il libro e desse la colpa al professore che gli ha fatto delle domande. E non è finita, perché Anac ha anche aperto un procedimento per valutare eventuali profili di 'pantouflage', quelle porte girevoli dal pubblico al privato che minacciano l'imparzialità della pubblica amministrazione. Ci sembra che più che essere "quelli del fare", chi governa Regione, Comune e Paese siano "quelli del fare pasticci". Purtroppo a pagarne le conseguenze sono i cittadini e le imprese liguri" dice ancora il Pd.

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