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Difesa Impagnatiello, 'l'omicidio non fu premeditato né crudele'

L’imputato Alessandro Impagnatiello alla lettura della sentenza del processo Impagnatiello, Milano 25 Novembre 2024 ANSA/MATTEO CORNER
L’imputato Alessandro Impagnatiello alla lettura della sentenza del processo Impagnatiello, Milano 25 Novembre 2024 ANSA/MATTEO CORNER
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MILANO, 23 GIU - L'omicidio di Giulia Tramontano non è stato "pianificato" e Alessandro Impagnatiello non ha agito con "crudeltà". È quanto sostiene l'avvocata Giulia Geradini nel ricorso in appello contro la sentenza di primo grado con cui l'ex barman è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso il 27 maggio 2023 la fidanzata 29enne incinta di sette mesi. Mercoledì 25 giugno davanti alla Corte di Assise d'Appello di Milano, la difesa sosterrà, chiedendo l'esclusione delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che da parte di Impagnatiello vi è stata una "condotta grossolana e maldestra" nelle ore successive all'omicidio e "una serie di errori" che dimostrerebbero come nulla fosse stato pianificato. L'uomo, infatti, ha tentato di bruciare il corpo della fidanzata per due volte, per poi abbandonarlo dietro ad alcuni box a poche centinaia di metri dalla loro inazione a Senago, nel Milanese. Quanto alla crudeltà, la vittima colpita con 37 coltellate "non ha avuto il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo - scrive la legale nel ricorso -, diversamente avrebbe tentato di voltarsi e sul corpo vi sarebbero stati segni di difesa". Infine si chiede ai giudici di riconoscergli le attenuanti generiche.

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