Italia e Estero

Del Grande in isolamento in Turchia, sciopero della fame

Impedito l'incontro con l'avvocato. Dopo giorni la prima breve telefonata con la fidanzata
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L'Italia si mobilita per Gabriele Del Grande. A dieci giorni dal fermo al confine con la Siria, dove stava facendo alcune interviste, il reporter e documentarista toscano è ancora trattenuto in un centro di detenzione amministrativa in Turchia.

Da martedì Del Grande ha iniziato lo sciopero della fame e la sua compagna lo farà insieme a lui, in una staffetta che coinvolgerà anche i suoi sostenitori.
«Il vice console italiano ad Ankara e il legale turco di Gabriele Del Grande sono andati nel carcere dov'é detenuto il giornalista italiano, ma le autorità turche gli hanno impedito di vederlo» ha detto ieri il presidente della Commissione per i Diritti umani Luigi Manconi. 

«Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me», ha detto Del Grande nella breve telefonata che è riuscito a fare. «La prima telefonata - rendono noto la compagna Alexandra d'Onofrio e i compagni di viaggio di "Io sto con la sposa" - che gli è stato concesso di fare da domenica 9 quando è stato fermato dalle autorità turche al confine nella regione di Hatay».

Il giornalista era in Turchia dal 7 aprile. Ai compagni Gabriele ha raccontato: «Mi hanno fermato al confine, e dopo avermi tenuto nel centro di identificazione e di espulsione di Hatay, sono stato trasferito a Mugla, sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento».

 

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