Italia e Estero

Decreto rilancio: tutte le misure allo studio del governo

Sanità, famiglie, lavoro, cultura, edilizia: ecco le ipotesi di finanziamento per sostenere l'economia italiana colpita dal coronavirus
Le statuine napoletane - Foto Ansa/Circo Fusco © www.giornaledibrescia.it
Le statuine napoletane - Foto Ansa/Circo Fusco © www.giornaledibrescia.it
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Si chiamerà «dl Rilancio» il decreto sul quale il governo è al lavoro per sostenere l'economia, dalle famiglie alle imprese. I diversi ministeri hanno inviato le proposte, contenute in un documento di oltre 770 pagine.

Fra le ipotesi di finanziamento, 1,5 miliardi per rafforzare l'offerta sanitaria territoriale per fronteggiare l'emergenza, e 2,1 miliardi per riorganizzare le terapie intensive e rendere strutturale la dotazione di almeno 3.625 posti (+70% rispetto al periodo pre-pandemia). 

 

FAMIGLIE

Bonus babysitting. Salirebbe da 600 a 1.200 euro il bonus per il babysitting che si estenderebbe anche ai centri estivi, nelle diverse declinazioni che vanno dai servizi integrativi per l'infanzia ai servizi socio educativi territoriali. La misura - che non riporta rilievi della Ragioneria - prevede anche un incremento a 2.000 euro per il bonus in favore del personale sanitario. 

Bonus vacanze. Un credito d'imposta a favore dei nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 35.000 per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive e utilizzabile dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, in favore di un solo componente per nucleo familiare nel limite massimo di 500 euro. La misura del credito sarebbe di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona.  Il credito sarebbe fruibile nella misura dell'90% come sconto e del 10% come detrazione.

Centri estivi. Sono 150 i milioni di euro finalizzati al potenziamento dei centri estivi diurni destinati ai bambini di età compresa tra 3 e 14 anni e di progetti volti a contrastare la povertà educativa. Le modalità di ripartizione del fondo sono stabilite con dm, che ripartisce gli stanziamenti nella misura del 10% per il finanziamento dei progetti volti a contrastare la povertà educativa e per la restante quota al potenziamento dei centri estivi.

Smartworking. Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in smart working. la prestazione lavorativa in forma agile possa essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro. 

Bollette. Uno stanziamento di 600 milioni messo a disposizione dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) finalizzato a ridurre il peso delle bollette elettriche di mesi aprile-giugno per le piccole attività produttive e commerciali. La copertura - segnala la Ragioneria in una nota a margine - andrà valutata nell'ambito delle risorse eventualmente rese disponibili per fronteggiare l'emergenza sanitaria. La proposta punta a ridurre il peso delle quote fisse delle bollette elettriche per le pmi.

Mascherine e gel igienizzanti. Prezzo massimo consigliato per mascherine e disinfettanti. È l'ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio, che introduce l'obbligo temporaneo per i produttori di indicare il prezzo massimo di vendita consigliato. Il prezzo finale di vendita al consumo praticato dai rivenditori finali non può comunque superare gli importi fissati dal decreto: per le mascherine, in particolare, è indicato 1,50 euro per le chirurgiche e si sale di prezzo fino a 9,50 euro per le FFP3 con valvola. La violazione - riporta l'ipotesi - sarebbe punita con sanzioni amministrative e nei casi più gravi con la sospensione dell'attività di vendita. I controllo spetterebbero alla Guardia di Finanza 


LAVORO

Cig. La proroga per il trattamento di Cassa integrazione potrebbe essere di 12 settimane e non di 18 come proposto inizialmente e partirebbe dai periodi che decorrono dal 23 febbraio fino al 31 ottobre. È quanto prevede il documento di lavoro sul Dl Rilancio che su questo punto contiene una nota della Ragioneria che indica le 12 settimane come il periodo coperto finanziariamente. Prevista una spesa di 1,2 miliardi. Arrivano anche semplificazioni: i datori di lavoro che non anticipano i trattamenti ordinari di Cig possono fare richiesta diretta all'Inps di pagamento della prestazione. 

Licenziamenti. Una estensione dai 60 giorni del Cura Italia a cinque mesi per i licenziamenti. È l'ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio che amplia il periodo nel quale sono preclusi i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e sospende anche le procedure pendenti. Viene inoltre concessa la possibilità al datore di lavoro di revocare in ogni tempo l'eventuale licenziamento purché faccia richiesta di cassa integrazione salariale in deroga. 

Lavoratori domestici. I lavoratori domestici con contratti per lavori complessivi fino a 20 ore la settimana avranno un'indennità di 400 euro al mese per i mesi di aprile e maggio mentre quelli con un monte ore superiore a 20 alla settimana avranno un'indennità pari a 600 euro al mese. Il sussidio sarà erogato solo per i lavoratori non conviventi con il datore di lavoro e purché la quantità di lavoro si sia ridotta durante l'emergenza almeno del 25%. Le indennità di cui al presente articolo non concorrono alla formazione del reddito, sono quindi esentasse. 

CULTURA E SPETTACOLI

Librerie ed editoria. Un «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell'intera filiera dell'editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti territoriali di cui all'articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Il Fondo sarebbe destinato anche «al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, in seguito all'emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre». 

Spettacolo e cinema. L'incremento da 80 a 230 milioni del Fondo di parte corrente per le emergenze dedicato ai settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, istituito nello stato di previsione del Ministero di beni culturali e turismo e poi di quello di conto capitale, così da portare complessivamente le risorse per il settore ad una cifra pari a 280 milioni di euro. 

Pubblicità. Innalzamento dal 30% al 50% dell'importo massimo degli investimenti pubblicitari nel settore editoriale ammessi al credito d'imposta, forfettizzazione delle rese dei quotidiani ai fini della riduzione pagamento dell'Iva aumentata dall'80% al 95%, riconoscimento di un credito d'imposta dell'8% della spesa sostenuta nel 2019 per l'acquisto della carta. Sono le principali proposte relative al settore editoriale contenute nel documento di lavoro per la messa a punto del decreto Rilancio. Tra queste figurano anche un contributo una tantum fino a 500 euro per gli edicolanti, un credito d'imposta pari al 30% della spesa sostenuta nel 2020 per l'acquisizione dei servizi di server, hosting e banda larga per le testate digitali e la proroga di sei mesi - dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021 - per gli affidamenti dei servizi di informazione primaria.

TRASPORTI

Abbonamenti. Il rimborso dell'abbonamento per i trasporti pubblici non usufruito per i pendolari che non hanno potuto usare i mezzi per l'emergenza Covid: dal bus alla metro, dal treno al vaporetto. È l'ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio, in cui si precisa che la misura vale per servizi di trasporto pubblico con qualsiasi modalità di trasporto (ferro, gomma o via acqua) e riguarda il rimborso del corrispettivo versato per la parte di abbonamento non usufruita purché acquistato fino al 10 marzo 2020 e in corso di validità nei mesi di stop per l'emergenza. Sulla misura non appaiono rilievi della Ragioneria.

Aerei. L'istituzione di un fondo di compensazione dei danni subiti dal settore aereo. È l'ipotesi riportata dal documento di lavoro in vista della predisposizione del Decreto Rilancio, che prevede per il fondo, istituito presso il ministero delle infrastrutture e trasporti, una dotazione di 200 milioni per la compensazione dei danni subiti dai vettori aerei e dalle società di handling aeroportuale. 

Buono mobilità. Un buono mobilità pari al 70% della spesa sostenuta, e comunque in misura non superiore a 500 euro, per l'acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita), segway, hoverboard, monopattini e monowheel o per l'uso di servizi di mobilità condivisa ad uso individuale, esclusi quelli con autovetture. Il buono può essere richiesto una sola volta e da maggiorenni che risiedono nelle città metropolitane o in comuni con più di 50 mila abitanti, fino al 31 dicembre. Per questa misura vengono aggiunti altri 50 milioni alle risorse già previste per il 2020 (70 milioni). 

EDILIZIA

Detrazioni. Aumentare al 120% le detrazioni per spese di riqualificazione energetica, misure antisismiche e installazione di impianti fotovoltaici (fino al 31 dicembre 2022) e la possibilità per la famiglia di scegliere in alternativa uno sconto in fattura pari al 100 % del costo dei lavori effettuati, da parte dell'impresa che riceverebbe un credito d'imposta pari al 120 del costo dei lavori, da usare in compensazione in 5 quote annuali di pari importo. Per l'impresa che ha eseguito i lavori viene offerta una alternativa all'utilizzo del credito di imposta in compensazione, vale a dire la possibilità di cedere il credito d'imposta a terzi (ad esclusione degli istituti finanziari).

Sanatoria. Una forma di sanatoria edilizia viene ipotizzata del documento di lavoro per la messa a punto del decreto rilancio. «I Comuni, sentite le Regioni e le Soprintendenze territorialmente competenti - si legge nel testo - predispongono ed approvano appositi Piani Attuativi di Riqualificazione Urbana con specifica attenzione ai valori paesaggistici». «Gli interventi edilizi già presenti sui territori interessati possono ottenere il permesso di costruire in sanatoria, se conformi ai predetti Piani».

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