Daspo a Baby Touche e altri 5 giovani per aggressione in piscina

PADOVA, 12 GIU - La questura di Padova ha disposto un 'daspo Willy' per Baby Touche e nei confronti di altri 5 giovani protagonisti dell'aggressione, lo scorso 4 giugno, al gestore della piscina comunale di Monselice, davanti a famiglie minori. A Baby Touche, denunciato per minacce e lesioni personal, e agli amici che erano con lui è stato interdetto per tre anni, per l'intera provincia euganea, l' accesso nelle aree urbane, agli esercizi pubblici e ai locali di intrattenimento con divieto di partecipare a tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale, nonché della misura di prevenzione personale del Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Monselice per 4 anni. Il gestore della piscina aveva riportato contusioni multiple. L'aggressione è l'ultimo dei numerosi episodi a carico dal 21 enne trapper già destinatario di numerose misure di prevenzione a seguito di reati contro la persona, la pubblica amministrazione e contro il patrimonio. Oltre ad un Avviso nel giugno 2022, a suo carico anche diversi Fogli di via Obbligatori con Divieto di fare ritorno nei Comune di Padova, Venezia, Ponte San Nicolò e Vicenza adottati rispettivamente per 4 anni. Provvedimenti anche per un 27enne, amico di Baby Touche, e già noto alle forze dell'ordine per furto, ricettazione, danneggiamento, lesioni, minacce, resistenza a Pubblico Ufficiale, evasione, maltrattamenti in famiglia oltre ad una condanna, quest'anno, a 5 anni di carcere per tentato omicidio e favoreggiamento personale. Gli altri tre giovani coinvolti, tra i 19 e i 23 anni, hanno alle spalle varie denunce più o meno dello stesso tenore degli altri due amici. "I provvedimenti adottati - rileva il questore Marco Odorisio - rispondono alla duplice esigenza di ripristinare, da un lato, la legalità e la fruizione in serenità e sicurezza di tutti quei luoghi pubblici, prevenendo la possibilità che si verifichino situazioni di esposizione a rischio e criticità. Con l'allontanamento si cerca di rendere consapevoli i ragazzi della antisocialità e della gravità delle loro condotte, in un'ottica di responsabilizzazione degli stessi".
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