Italia e Estero

Dal 12 giugno +700% di attacchi informatici contro Israele

epa07294580 (FILE) - ILLUSTRATION - A person sits in front of a computer screen in Moers, Germany, 04 January 2019 (reissued 19 Jauary 2019). Media reports on 17 January 2019 state that a record with numerous stolen user data has been published on the Internet. The collection named Collection #1 contained almost 773 million different email addresses, more than 21 million different passwords and more than a billion combinations of credentials, according to a Australian IT security expert. Internet users shall be affected worldwide. EPA/SASCHA STEINBACH
epa07294580 (FILE) - ILLUSTRATION - A person sits in front of a computer screen in Moers, Germany, 04 January 2019 (reissued 19 Jauary 2019). Media reports on 17 January 2019 state that a record with numerous stolen user data has been published on the Internet. The collection named Collection #1 contained almost 773 million different email addresses, more than 21 million different passwords and more than a billion combinations of credentials, according to a Australian IT security expert. Internet users shall be affected worldwide. EPA/SASCHA STEINBACH
AA

MILANO, 18 GIU - Dal 12 giugno, giorno in cui Israele ha avviato un'operazione militare contro l'Iran, gli attacchi cyber diretti a obiettivi israeliani sarebbero cresciuti del 700% rispetto al periodo precedente. Insieme a questi, c'è anche un'ascesa di fake news e disinformazione. Lo ha rivelato la società di sicurezza informatica Radware, che attribuisce gran parte delle campagne malevoli ad attori filo-iraniani. "L'aumento del 700% delle attività dannose in così pochi giorni deriva da operazioni di ritorsione informatica da parte di attori statali iraniani e gruppi di hacker filo-iraniani - afferma Ron Meyran, vicepresidente di Cyber ;;Threat Intelligence di Radware al sito Jerusalem Post - Tra le attività, rileviamo attacchi DdoS, tentativi di infiltrazione contro infrastrutture critiche, furto di dati e campagne di distribuzione di malware". Stando agli esperti, tra le vittime degli attacchi rientrano siti web governativi, istituti finanziari, aziende di telecomunicazioni e infrastrutture critiche. Altre compagnie di cybersecurity, come Check Point Software Technologies, che ha sede anche in Israele, hanno osservato un aumento di operazioni digitali volte a destabilizzare l'opinione pubblica. Una di queste, si legge sul sito Axios, prevedeva l'invio di un messaggio di testo a migliaia di israeliani in cui si avvisava che le forniture di carburante sarebbero state sospese per 24 ore. Un altro messaggio avvertiva di un possibile attacco terroristico in un rifugio, invitando i destinatari a evitare la zona. "Un evidente tentativo di seminare il panico durante gli attacchi missilistici. L'obiettivo principale è l'intimidazione, la diffusione di fake news e la disinformazione", ha spiegato ad Axios Gil Messing, capo dello staff di Check Point Software Technologies.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti