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Cybersicurezza: Ciardi, 'Anche la sanità sotto attacco'

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ANCONA, 29 MAG - "Viviamo in una società completamente immersa nel digitale e la sanità non fa eccezione. I dati sanitari sono una ricchezza inestimabile, ma anche estremamente vulnerabili e ambiti dalla criminalità informatica". Lo ha dichiarato ad Ancona Nunzia Ciardi, vicedirettrice generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), intervenendo convegno ad Ancona sulla Cybersicurezza promosso dalla Regione Marche e da Acn alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e del procuratore generale presso la Corte di appello di Ancona Roberto Rossi. "Oggi ci sono più dispositivi connessi che persone: 8,78 per ogni essere umano - ha ricordato Ciardi - Una quantità enorme di dati viene prodotta ogni giorno, e si stima che presto i dati digitali dell'umanità raddoppieranno ogni 24 ore". Sottolineando che questa mole di informazioni è "appetibile tanto per finalità geopolitiche quanto per scopi criminali". A dimostrarlo, ha proseguito la vice direttrice, "è il più grave attacco informatico mai registrato nel settore sanitario, avvenuto nel 2024 negli Stati Uniti". "Sono stati compromessi i dati di 190 milioni di persone, un'azienda ha pagato 22 milioni di riscatto e ha subito danni stimati in oltre 3 miliardi di dollari - ha detto ancora Ciardi - Una cartella clinica, sul dark web, può valere fino a mille dollari, contro i 30 di una carta di credito". Questo perché i dati sanitari "sono immutabili, sensibili, e utilizzabili per molteplici reati". Ciardi ha evidenziato che "il cybercrime fattura oggi oltre 10 trilioni di dollari l'anno: se fosse un Paese, sarebbe la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina". Per questo, ha aggiunto, "servono politiche rigorose e trasversali: la legge 90 rappresenta un punto di svolta, perché impone un'azione coordinata tra agenzie, forze dell'ordine e sanità". Sotto attacco, ha ricordato, "non c'è solo un database, ma interi ospedali: radioterapie bloccate, sacche di sangue inutilizzabili perché non si leggono i codici a barre, pronto soccorso chiusi". "È un crimine che mette a rischio servizi fondamentali per i cittadini", ha sottolineato ancora Ciardi. Infine, un appello alla responsabilità individuale: "Nel caso americano, l'attacco è avvenuto con username e password rubate, senza autenticazione a due fattori". "Nessun super hacker, solo negligenza. La cybersicurezza non è solo una questione di Stato: appartiene a ciascuno di noi", ha concluso Ciardi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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