Italia e Estero

Covid: in Italia cresce l'incidenza, ma cala l'Rt medio a 1,20

Il tasso di occupazione in terapia intensiva al livello nazionale è al 7,3%, in salita rispetto al 6,2% della scorsa settimana
Medici in terapia intensiva © www.giornaledibrescia.it
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Dai dati del monitoraggio settimana Covid Iss-ministero della Salute emerge come l'incidenza settimanale a livello nazionale continui ad aumentare: 155 per 100mila abitanti (26/11/2021-02/12/2021) rispetto a 125 per 100mila abitanti della settimana precedente. Nel periodo 10 novembre - 23 novembre 2021, cala invece l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici: è stato pari a 1,20 rispetto a 1,23 della settimana precedente.

Le regioni e province autonome con incidenza più alta di casi Covid-19 vedono questa settimana al primo posto la provincia autonoma di Bolzano con 645,7 contagi per 100mila abitanti. A seguirla a distanza, ci sono altre 3 regioni che superano quota 300, cioè ben oltre il livello di soglia fissato a 50 casi per 100mila abitanti e la media nazionale che si attesta a 155 casi: Friuli Venezia Giulia con 336,3 casi, Veneto con 317,1 e Valle d'Aosta con 309,1. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al livello nazionale è al 7,3%, in salita rispetto al 6,2% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 9,1% contro l'8,1%. 

Una regione risulta classificata a rischio basso, 20 regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, due regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Tredici enti locali riportano un'allerta di resilienza. Nessuno riporta invece molteplici allerte di resilienza.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (30.966 vs 23.971 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), mentre è in aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (22% vs 21%).

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