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Covid, Crisanti: «Un lockdown a Natale è nell'ordine delle cose»

Il responsabile del laboratorio di Microbiologia dell'Università di Padova prevede la possibilità di una chiusura totale
Turisti con una guida per strada con la mascherina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Turisti con una guida per strada con la mascherina - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Un lockdown a Natale è nell'ordine delle cose». Non usa giri di paroli per prospettare l'eventualità di una nuova chiusura totale imposta dal coronavirus Andrea Crisanti, il virologo direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell'Università di Padova e del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'azienda ospedale-università di Padova che ha coordinato sul piano scientifico l'emergenza Covid-19 sin dalle sue prime battute in Veneto.

Lo ha dichiarato ai microfoni di Studio24, programma di RaiNews24. «Si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo» ha anche aggiunto l'esperto, che non ha nascosto la preoccupazione per il trend dei contagi, sottolineando al contempo che «allo stato riusciamo a mettere in quarantena solo il 5% dei positivi». 

L'ipotesi di una nuova chiusura proprio a ridosso delle festività di fine anno è avanzata da Crisanti sulla scorta dell'esempio della Gran Bretagna che ha previsto un nuovo lockdown (a più livelli) durante le vacanze scolastiche, quando con le scuole chiuse le ripercussioni sarebbero in parte contenute.

La prospettiva di un secondo stop nazionale viene al contrario esclusa per ora dal Governo e dal premier Giuseppe Conte che ha di contro appena varato le nuove misure contenute nell'ultimo Dpcm.

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