Italia e Estero

Corte Ue, giudici devono poter valutare scelta Paesi sicuri

Il centro migranti di Gjader in Albania, convertito da un decreto del governo italiano in Centro di permanenza per il rimpatrio, dove domani dovrebbero essere trasferiti una quarantina di migranti, 10 aprile 2025. Ansa/Domenico Palesse
Il centro migranti di Gjader in Albania, convertito da un decreto del governo italiano in Centro di permanenza per il rimpatrio, dove domani dovrebbero essere trasferiti una quarantina di migranti, 10 aprile 2025. Ansa/Domenico Palesse
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BRUXELLES, 01 AGO - Un Paese Ue "può designare Paesi d'origine sicuri mediante atto legislativo, a patto che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo". Lo stabilisce la Corte di giustizia Ue nella sentenza sul protocollo Italia-Albania e la definizione di Paese d'origine sicuro. "Uno Stato membro non può includere nell'elenco dei Paesi di origine sicuri" un Paese che "non offra una protezione sufficiente a tutta la sua popolazione", evidenzia ancora la Corte, precisando che questa condizione è valida fino all'entrata in vigore del nuovo regolamento Ue, "che consente di effettuare designazioni con eccezioni per alcune categorie chiaramente identificabili di persone", atteso il 12 giugno 2026. Tuttavia, "il legislatore Ue può anticipare la data".

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