Italia e Estero

Coronavirus, Ocse: Germania meglio attrezzata in Europa

Messi a confronto i sistemi sanitari di Italia, Spagna, Francia e Gran Bretagna
Personale medico tedesco - Foto © www.giornaledibrescia.it
Personale medico tedesco - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tra i principali paesi europei solo la Germania aveva un sistema sanitario sufficientemente attrezzato a rispondere alla pandemia di Covid-19.

Lo afferma l'Ocse, che ha twittato un'infografica che mette a confronto il Paese con Italia, Spagna e Gran Bretagna, che invece risultano impreparati.

Il confronto si basa sui dati del personale sanitario e dei posti letto aggiornato al 2019. «La capacità dei paesi di far fronte agli impatti del coronavirus - spiega l'Organizzazione - dipende fortemente dallo stato dei sistemi sanitari».

Per l'Italia la grafica segnala che «il numero dei medici in rapporto alla popolazione è più alto della media Ocse, ma uno su sei ha più di 65 anni. Il numero dei posti letto è invece inferiore alla media. L'Italia è seconda in Europa per speranza di vita, ma forti disuguaglianze persistono tra le diverse regioni e i diversi status socioeconomici».

Una situazione identica alla nostra riguarda la Spagna, che condivide un alto numero di medici ma pochi posti letto. La Francia invece, scrive sempre l'Ocse, «ha un numero di medici inferiore alla media. Ci sono inoltre grandi disparità geografiche nella densità di dottori, con alcune regioni che hanno una grande carenza».

Lo stesso problema riguarda la Gran Bretagna, dove «le carenze di medici sono una sfida chiave, e il paese ha anche una capacità ospedaliera relativamente piccola rispetto agli altri paesi».

Decisamente migliore è il giudizio sulla Germania, un paese che in questo momento ha un numero di morti al momento inferiore agli altri. «La Germania ha una spesa pro capite per la sanità più alta di tutti gli altri paesi europei - sottolineano gli esperti -. Il numero di posti in ospedale e di personale sanitario sono tra i più alti dei paesi Ocse, quindi c'è una capacità più forte di rispondere alle emergenze di salute pubblica».

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