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Coronavirus in India: lo strano caso delle banconote nel vento

Nessuno osava avvicinarsi a quei biglietti da 500 rupie: tutti temevano che fossero contaminate e rappresentassero una minaccia mortale
Una donna, in india, mostra Rupie in banconota
Una donna, in india, mostra Rupie in banconota
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Tre banconote che, spinte dal vento, finiscono in una siepe, una piccola folla di persone ipnotizzate, una squadra della Polizia che maneggia il gruzzolo come si trattasse di una minaccia mortale: l’episodio, che sembra una clip satirica sul terrore del contagio, ha avuto luogo a Delhi nel pomeriggio di ieri, ed è finito in prima pagina sull’Hindustan Times, uno dei più diffusi quotidiani indiani in lingua inglese.

Il mistero comincia quando, lungo Lawrence Road, una strada a nord della capitale, qualcuno nota tre banconote da 500 rupie (6.25 euro l’una), che svolazzano e vanno a incastrarsi in una siepe. In poco tempo si crea un capannello, attratto dalla strana vista: raramente una banconota smarrita a Delhi resta senza proprietario per più di qualche secondo. Ma le persone si guardano bene dall’avvicinarsi, stanno lontane, restano immobili, temendo che il denaro sia contaminato.

«Erano come paralizzati - racconta il commissario di polizia chiamato a intervenire sul posto -. Sembrava avessero visto un fantasma». Gli agenti transennano l’area, ordinano a tutti di rientrare per rispettare il lockdown, interrogano uno a uno gli abitanti delle case vicine. «Nessuno ha avuto il coraggio di rivendicare le banconote», afferma ancora il poliziotto.

Alla fine, gli agenti spruzzano con liquido igienizzante le tre banconote, le prelevano con i guanti, trattandole come materiale esplosivo, le mettono in una busta di plastica e le portano in Commissariato, dove le chiudono in cassaforte. Il mistero si è risolto qualche ora più tardi: quando un’insegnante, residente nel quartiere, si è presentata per «accusare» il colpo di vento che le ha fatto volar via le banconote.

Per paura del Coronavirus, ha spiegato, dopo averle prelevate da un bancomat, le aveva lavate in lavatrice e appese ad asciugare sul tetto. Per convincere gli agenti a riconsegnarle il gruzzolo, però, la signora ha dovuto mostrare loro altre banconote prelevate, con lo stesso numero di serie; impresa non facile, perché il ciclo di lavaggio aveva stinto, oltre all’immagine di Gandhi, anche i numeri.

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