Coronavirus, il punto giornaliero in Regione Lombardia

Torna l'appuntamento dei rappresentanti di Regione Lombardia, una delle regioni più colpite dall'epidemia di coronavirus, per fare il bilancio della situazione, sia in merito ai contagi, sia in merito alle contromisure in corso.
Giulio Gallera: Il numero dei pazienti oggi sono 2.612, +361 rispetto a ieri, 1.622 ricoverati, a cui si aggiungono 309 persone in terapia intensiva. Dimessi 469 pazienti. 135 decessi. La Lombardia sta offrendo una prova straordinaria. Stiamo ricavando posti letto di terapia intensiva ampliando le aree destinate ad altri bisogni. Ogni area risveglio può ospitare tre posti di terapia intensiva, il numero dei posti letti cresce: abbiamo 400 posti letto, recuperati 80 in più rispetto a ieri, sforzo quotidiano. Notizia positiva: sono arrivati i medici militari all'ospedale di Seriate, 10 medici e 12 infermieri.
A Crema ieri 80 accessi per polmonite, a Lodi alle 12 65 pazienti in pronto soccorso, a Cremona 80 persone, a Bergamo 70 persone. Questo per dare la dimensione del fenomeno e della reattività del nostro sistema sanitario.
Abbiamo ricevuto il plauso dell'Oms per il lavoro che stiamo facendo. Il nostro modello diventa d'esempio, da distribuire sugli altri Paesi per gestire l'emergenza. Elemento di grande valore.
Tema ambulatori: sospensione dell'attività ambulatoriale al fine di recuperare medici e infermieri. Il personale è la vera forza in questo momento per poter recuperare e aumentare i posti letto.
Stanno arrivando a scadenza le nostre ordinanze. Domani verranno studiati tutti i dati raccolti finora. Grazie all'Università di Trento abbiamo dei modelli di sviluppo dell'infezione. Grazie a questi studi possiamo capire cosa fare. Alle 11 di sabato sapremo che tipo di scenario ci aspetta per mitigare o confermare le misure prese finora. Poi riferiremo al governo. Dobbiamo fare in fretta perché il virus si sta diffondendo comunque velocemente. Fondamentale ridurre la propria vita sociale, lavarsi le mani, rispettare le buone prassi. Tutti uniti per non far andare in tilt il sistema sanitario.
DOMANDE
Disseminazione dell'infezione, si può parlare ancora di quattro zone particolarmente colpite e siamo oltre? Che cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
Ci sono aree a forte concentrazione di casi positivi: il fenomeno si sta diffondendo in maniera circoscritta in alcune aree. Oggi non ci sono idee particolari per le grandi aree urbane. Al di là del comune di Cremona, tutti gli altri comuni hanno numero contenuto. Non ci sono azioni specifiche sulle grandi aree urbane.
Molto alta la percentuale, sui casi positivi, delle persone ricoverate, come interpretate questo dato? Sugli ambulatori, state valutando di concentrare le attività specialistiche indifferibili in presidi monospecialistici?
La situazione è semplice: da una settimana facciamo i tamponi a chi arriva in ospedale con i sintomi. Oltre al paziente sintomatico, facciamo il tampone anche al personale entrato in contatto con il paziente positivo.
Avevamo individuato due-tre ospedali da destinare esclusivamente ai pazienti Covid ma il numero dei casi cresce di giorno in giorno in maniera così importante che stiamo andando a individuare alcuni pochi presidi per patologie più importanti e tutti gli altri saranno ospedali Covid.
Quando è previsto il picco?
Se non adottiamo atteggiamenti veramente radicali rischiamo che non ci sia un picco e poi una discesa ma che per molto tempo ci sia solo crescita. O adottiamo un atteggiamento molto responsabile o non siamo in grado di valutare quando arriverà la discesa
Quanti sono i pazienti bergamaschi in terapia intensiva? Quanti sono i posti letto in terapia intensiva?
I casi sono 623 a Bergamo, 86 casi in più: è la provincia con il maggior numero di casi positivi. I numeri sui posti letto sono in evuluzione continua. Condivido con il sindaco di Bergamo che ormai è tardiva la decisione di fare una zona rossa. Se tre giorni fa avessimo ricevuto una risposta decisa dal governo, avremmo tolto dall'incertezza tanti cittadini. Devo però prendere atto che tre giorni fa avevamo dato un orientamento, sulla base dell'Istituto Superiore di Sanità, ma che oggi siamo ancora qua.
Malati per fasce d'età
Il 36% dei contagiati ha oltre 75 anni, il 20% ha tra i 65 e i 74 anni, il 25% tra i 50 e i 64, il 17% tra i 25 e i 49 anni mentre l'1 per cento tra 18 e i 24 anni e l'1 per cento meno di 18 anni»: sono i dati disaggregati per età dei cittadini lombardi contagiatiIl 36% over 65
I primi 65 infermieri sono stati laureati ieri all'Università di Pavia. Tra lunedì e martedì 250 infermieri saranno laureati a Milano e Brescia. Lavoro straordinario. L'anno accademico chiuderà con un mese di anticipo, grazie alle decisioni dei rettori.
Condizioni di Mattinzoli?
Rispetto della privacy non ritengo di dover dare alcuna informazione.
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