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Coppia dell'acido, in adozione il figlio di 14 mesi

Lo ha stabilito il Tribunale per i minorenni di Milano: per il giudice Martina Levato e Alexander Boettcher hanno personalità «patologiche»
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È stato dato in adozione perché possa crescere «sano» ed è stato tolto ai suoi genitori, che hanno personalità «patologiche» e sono legati dalla «perversione», il figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, i due ormai ex «amanti diabolici» in carcere da quasi due anni e condannati per le aggressioni con l'acido. 

Lo ha stabilito il Tribunale per i minorenni di Milano con una sentenza, depositata ieri pomeriggio, che ha dichiarato «lo stato di adottabilità» del piccolo, che ha quasi 14 mesi, disponendo anche da subito la «collocazione», a cura del Comune di Milano, tutore provvisorio, «presso famiglia scelta da questo Tribunale fra quelle idonee all'adozione». 

In 31 pagine, nelle quali in sostanza fa a pezzi la capacità di essere genitori dei due giovani, ma anche quella «accuditiva» dei nonni, basandosi su una consulenza d'ufficio di due psichiatre i cui esiti erano già emersi nei mesi scorsi, il collegio, presieduto da Emanuela Gorra, oltre a stabilire la sospensione per la coppia «della responsabilità genitoriale sul figlio», ha decretato la «immediata sospensione di ogni rapporto, anche indiretto del minore con i familiari», nonni compresi. 

Finora il bimbo - che subito dopo la nascita, il Ferragosto del 2015, era stato tolto alla madre - dopo essere stato collocato provvisoriamente in una casa famiglia in attesa dell'esito del procedimento, veniva portato da operatori in carcere, a scadenze più o meno regolari, per gli incontri con i genitori.

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