Consulenti della difesa di Sempio: 'L'impronta 33 non è la sua'

Il confronto effettuato tra l'impronta di Andrea Sempio e quella trovata vicino al corpo di Chiara Poggi. Quindici "minuzie dattiloscopiche" collegano Sempio all'impronta fotografata 18 anni fa su un muro della villetta di Garlasco in cui venne trovata morta la ragazza, secondo quanto stabilito dalla consulenza disposta dalla Procura di Pavia nell'ambito della nuova indagine sul delitto. ANSA (NPK)
AA
MILANO, 02 LUG - Anche per i consulenti della difesa di Andrea Sempio l'ormai nota impronta 33, ossia quella palmare sul muro delle scale verso la cantina in fondo alle quali fu trovato il corpo di Chiara Poggi, "non è attribuibile" all'amico del fratello della vittima, il nuovo indagato nell'inchiesta sul caso Garlasco. Presenta, infatti, solo "5 minuzie" e non la "corrispondenza di 15" con l'impronta di Sempio, come sostengono, invece, i consulenti dei pm di Pavia. La relazione della difesa Sempio, coi legali Massimo Lovati e Angela Taccia, è stata depositata oggi nel procedimento.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato