Italia e Estero

Consiglio regionale, Fermi presidente: «Obiettivo autonomia»

Il forzista Alessandro Fermi è stato eletto presidente della XI legislatura del Consiglio regionale della Lombardia
LA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO
AA

Con 55 voti è stato eletto presidente del Consiglio lombardo Alessandro Fermi (Forza Italia). Partito subito in vantaggio, con 44 preferenze alla prima votazione, seguito da lontano da Silvia Sardone passata da 7, nella prima, a 12 voti nella terza votazione. Con la quarta, è scesa a 9 voti, mentre Fermi ne ha conquistati 55 divenendo così il nuovo presidente dell'assemblea regionale lombarda.

Accanto a lui, nell'ufficio di presidenza, saranno Francesca Brianza (Lega) e Carlo Borghetti (Pd) eletti rispettivamente con 40 e 31 voti, vicepresidenti del Consiglio regionale lombardo. Poco prima di procedere alle votazioni, il capogruppo del Pd Fabio Pizzul è intervenuto in aula, ricordando che «il candidato alla vicepresidenza del Pd e di tutte le minoranze è Carlo Borghetti». Silvia Sardone (FI) e Dario Violi (M5S) hanno preso rispettivamente 3 e 2 voti.

Infine, Giovanni Malanchini (Lega) e Dario Violi (M5S) sono stati eletti consiglieri segretari del Consiglio regionale lombardo, forti rispettivamente di 38 e 32 voti. Si è così completata l'elezione dell'ufficio di presidenza.

«Questa sarà la legislatura dell'autonomia: avremo l'onore, la responsabilità e la sana ambizione per essere ricordati come quelli che hanno potuto scrivere una pagina storica
di questo territorio». Così il neopresidente del Consiglio lombardo Alessandro Fermi, nel suo discorso di insediamento. «A Maroni va il grande merito di averci creduto e utilizzato lo strumento più forte e democratico della nostra Costituzione: il referendum».

Annunciata la volontà di istituire una «commissione speciale per l'autonomia o implementare quella già esistente per il riordino delle autonomie».

Rivolgendosi agli ex candidati alla presidenza della Lombardia Giorgio Gori e Dario Violi, si dice sicuro che «eserciteranno un ruolo fondamentale per la democrazia di quest'aula», mentre, rivolgendosi a tutti i consiglieri, li invita a prendere coscienza dello «straordinario onore di sedere in qeut'aula».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia