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Consiglio comunale Milano non vota sulla cittadinanza ad Assange

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MILANO, 13 FEB - Il Consiglio comunale di Milano ha deciso di non votare al momento l'ordine del giorno per conferire la cittadinanza a Juliane Assange, giornalista ed editore australiano che ha fondato Wikileaks nel 2006. Il documento potrebbe essere votato lunedì ma la maggioranza risulta spaccata sul tema, tanto che i consiglieri che hanno proposto la cittadinanza, Carlo Monguzzi dei Verdi ed Enrico Fedrighini, attaccano. "Che vergogna, la maggioranza ha votato contro la possibilità di votare la mozione su Assange, perché i capi non vogliono e loro sono obbedienti", ha spiegato Monguzzi. "Il Consiglio comunale di Milano ha votato contro la possibilità di discutere un ordine del Giorno finalizzato a riconoscere la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Identica proposta era stata approvata dai consigli comunali di Roma, Napoli, Bari, Reggio Emilia, Modena - ha aggiunto Fedrighini -. Il tema della democrazia e della libertà di stampa viene ritenuto non meritevole di discussione nel Consiglio eletto dai cittadini. L'importante per alcuni, non tutti, per fortuna, è limitarsi a obbedire agli ordini. In silenzio. Come sempre". Dal Pd hanno spiegato che un ordine del giorno su Assange era stato discusso già a maggio del 2022 e in quella occasione la cittadinanza onoraria al giornalista non era stata approvata. L'aula si era però espressa contro l'estradizione di Assange. Ora per votare un altro ordine del giorno servirebbe coordinamento con il Pd nazionale.

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