Colosimo, chiedo scusa se foto con Ciavardini ha ferito qualcuno

ROMA, 25 MAG - "Quella foto risale al periodo in cui facevo il consigliere regionale: non posso che continuare a chiedere scusa, anche se preferisco la parola perdono, se quella foto ha ferito qualcuno". E' quanto afferma la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, nel corso del suo intervento alla Scuola di formazione politica Piersanti Mattarella, in riferimento alle polemiche sorte in passato su una fotografia che la ritrae insieme al terrorista Luigi Ciavardini, condannato in via definitiva per la strage di Bologna. "Io ho conosciuto Ciavardini in carcere quando aveva già i permessi per uscire: aveva una associazione - ha aggiunto Colosimo - con la quale faceva rieducazione per i detenuti. Mi ha molto ferito quanto successo con quella foto perché io dichiarai immediatamente che quello non era un incontro istituzionale: quella foto non è una condivisione di idee, non è il tentativo di dare una immagine nuova a quell'uomo". E ancora: "Ciavardini non lo vedo da molti anni ma spero che il suo percorso lo abbia portato a pentirsi di quello che ha fatto ma da parte mia non c'è alcuna condivisione di quello che è stato fatto". Parlando degli Anni di piombo e delle stragi, la deputata ha aggiunto: "C'è stato un periodo in cui c'era da avere paura ma sul quale non si possono fare sconti o distinguo. Dobbiamo avere il coraggio di smettere di cercare giustificazioni e dobbiamo dire che quando c'è una sentenza, c'è una sentenza. Questa cosa la dico per tutte le stragi e lo dico con la consapevolezza che nel 2025 continuare a cercare di difendere una cosa indifendibile è folle. Se il terrorismo nero ha fatto danni incalcolabili lo si dice, altrimenti non si andrà mai avanti. Il riconoscere alcuni fatti non ha nulla a che vedere con l'appartenenza: io non ho niente a che fare con quella gente e mi fa paura quella gente".
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