Italia e Estero

C'è un rave party in corso dal 13 agosto vicino a Viterbo

Ha radunato migliaia di persone. Crescono le polemiche per la morte di un ragazzo e per le misure anti-Covid non rispettate
  • Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
    Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
  • Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
    Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
  • Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
    Il rave party sul lago di Mazzano vicino a Viterbo
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Nelle campagne di Valentano, in provincia di Viterbo, è in corso un rave party da cinque giorni. Una festa no stop che va avanti dalla notte tra il 13 e il 14 agosto con centinaia di ragazzi accalcati sotto al sole, che hanno dato vita a un mega accampamento di camper, roulotte e tir attrezzati per cibi e alcolici. Si tratta di un evento non autorizzato che, nonostante il Covid, ha chiamato a raccolta tantissimi giovani da tutta Europa sollevando polemiche e preoccupazioni per il rischio contagi.  

Per l'assessore regionale alla Salute del Lazio Alessio D'Amato la situazione è «fuori controllo». «Nessuna trattativa è possibile - ha detto - Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento». La festa, che ha toccato il picco con 10mila presenze a Ferragosto, è proseguita anche dopo la morte di uno dei partecipanti, ritrovato lunedì nel lago di Mezzano, a poche centinaia di metri dal terreno dove si sta svolgendo il raduno, e su cui la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo. Si procede per morte come conseguenza di altro reato. I magistrati sono in attesa dei risultati dell’autopsia disposta per accertare le cause. 
Si registrano anche 5 ragazzi portati all'ospedale della vicina Pitigliano, in provincia di Grosseto, per l'abuso di alcol. Quattro sarebbero finiti in coma etilico. 

«Quando arrivano persone da tutta Europa è impossibile mantenere il distanziamento», dice uno dei partecipanti. «Tutto è organizzato molto bene - sottolinea un altro al volante del suo camper -. Appena ho ricevuto le coordinate dell'evento mi sono messo in viaggio. Dopo due anni la gente ha voglia di sballarsi». 

Dai comuni limitrofi alla zona del rave si sollevano le lamentele. «Qui da giorni non dormiamo più - racconta un'anziana - si sente musica dall'alba al tramonto». Mentre il sindaco di Valentano, Stefano Bigiotti, dice: «Ci sentiamo profondamente danneggiati. Spero che un evento di questa portata non incida in maniera permanente su quella che finora era una vera e propria oasi». Intanto le forze dell'ordine stanno controllando da giorni la zona tra il Lazio e la Toscana per impedire nuovi accessi e identificare i presenti, mentre vanno avanti i contatti con i gruppi organizzatori del rave.

Ieri mattina si è svolta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura in cui è stato fatto il punto sulla situazione. Anche la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese sta seguendo costantemente l'evolversi della vicenda e fonti del Viminale sottolineano che le forze di polizia «stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare la legalità nel più breve tempo possibile». 

Nella notte si è però registrato un forte deflusso di partecipanti. Le forze dell'ordine di Viterbo si sono avvicinate nell'area del terreno per monitorare la situazione e stabilire quante sono le persone erano ancora presenti. Al momento permangono un centinaio di mezzi e circa 250 persone. Non si sono registrate finora particolari criticità inerenti all'ordine e alla sicurezza pubblica, fa sapere la questura di Viterbo. Le persone rimaste vengono identificate e invitate ad allontanarsi. 

 

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