Italia e Estero

C'è anche una bresciana nell'indagine sui mercenari nel Donbass

Oltre a Cavalleri, ancora ricercato, una bresciana indagata nell’inchiesta sui miliziani in Ucraina
In guerra. Gli italiani arruolati al fianco dell’esercito filo russo
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È piemontese di nascita, 62 anni, bresciana d’adozione e residente in Franciacorta. Identikit dell’unico volto femminile coinvolto nell’inchiesta della Procura di Genova sui miliziani che hanno lasciato l’Italia per andare a combattere con l’esercito filo russo sul territorio ucraino «per 15mila rubli al mese, poco più di 200 euro» come ammesso dagli stessi arrestati.

Tra questi anche il palazzolese con casa a Cologne Massimiliano Cavalleri, ad oggi ancora ricercato e tuttora sul fronte ucraino.

«Emerge un diretto coinvolgimento della donna nella vicenda» scrive il gip di Genova Ferdinando Baldini nelle 130 pagine di ordinanza di custodia cautelare parlando della signora che vive a Gussago e finita sotto indagine.

Lei, imprenditrice e titolare di due società che si occupano di sicurezza internazionale una con sede a Milano e l’altra a Londra, si difende dalla sua casa bresciana

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