Cassazione su urbanistica, 'nessun indizio corruzione su Catella'

MILANO, 18 DIC - I "pagamenti eseguiti da Coima per gli incarichi professionali conferiti all'architetto Scandurra" non hanno "costituito una illecita remunerazione per il pubblico ufficiale". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui, il 13 novembre, ha dichiarato inammissibile il ricorso dei pm di Milano nelle indagini sull'urbanistica contro la revoca degli arresti, decisa dal Riesame, per lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella, per l'ex componente della Commissione paesaggio Alessandro Scandurra e per l'imprenditore Andrea Bezziccheri. Per la Suprema Corte è corretta la decisione del Riesame che ha sostenuto che non ci sono "indizi" di corruzione tra Catella e Scandurra.
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