Italia e Estero

Caso Venezuela, Tajani: «Il Parlamento Ue non resti in silenzio»

Così il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani: «Siamo stati i primi a denunciare le violazioni dei diritti umani, ora a fianco della gente»
L'intervento del presidente Tajani sul caso Venezuela
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«La situazione in Venezuela è un tema che ci rattrista profondamente, se le cose non cambieranno al più presto la situazione si aggraverà ulteriormente, con conseguenze disastrose e ripercussioni in tutta la regione. Di fronte agli eventi della scorsa settimana, il Parlamento non può rimanere in silenzio».

Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani alla miniplenaria a Bruxelles, precisando di avere «parlato al telefono con il presidente Guaid, nostro unico interlocutore, per assicurargli l'appoggio del Parlamento europeo». 

Tajani ha poi ricordato che il Pe è stata «la prima istituzione a denunciare le violazioni dei diritti umani, i primi a chiedere sanzioni contro il regime e una strategia regionale per aiutare a gestire la crisi dei rifugiati». Ma, ha aggiunto, «ad alcuni Paesi interessa esclusivamente il petrolio», mentre «a noi interessa la gente, ci interessano le sofferenze della popolazione venezuelana».

Per questo ha precisato: «Dobbiamo concentrarci non solo su come arrivare ad una soluzione pacifica ed una transizione democratica, ma anche riflettere su come ricostruire il Paese». Quindi il monito: «L'Unione europea deve restare al fianco del popolo venezuelano» e «di fronte ad eventi di questa portata, quando è in pericolo la democrazia, non possiamo che schierarci per la libertà, e per i diritti umani, e contro chi li opprime».

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