Caso Gintoneria, 'bottiglie champagne per risarcire un milione'

MILANO, 15 OTT - Si potrebbe arrivare ad un risarcimento, attraverso la confisca, da quasi un milione di euro, ossia il valore delle bottiglie di champagne e di altri alcolici sequestrate e alcune decine di migliaia di euro trovati sui conti, nel procedimento a carico di Davide Lacerenza e dell'ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, che erano stati arrestati il 4 marzo scorso nella vicenda con al centro la Gintoneria e il privé La Malmaison e un presunto giro di prostituzione e droga. E' quanto è emerso oggi dopo l'udienza davanti alla gip di Milano Sonia Mancini, che il 22 ottobre dovrà decidere se ratificare, dopo l'accordo tra difesa, col legale Liborio Cataliotti, e pm, i patteggiamenti a 4 anni e 8 mesi per Lacerenza e a 3 anni per Nobile. E se disporre la confisca delle bottiglie e dei conti sequestrati nell'inchiesta della pm Francesca Crupi e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. Stando a quanto riferito dalla difesa, in base ad una consulenza tra bottiglie e conti si arriverebbe a toccare la cifra di oltre 900mila euro su cui nelle indagini era stato disposto un sequestro. Il valore effettivo delle bottiglie, però, si vedrà quando saranno messe in vendita dopo la confisca. Oggi non è arrivata la decisione della gip sui patteggiamenti, perché la giudice ha chiesto alla difesa di integrare la documentazione con altre carte che diano atto dello "stile di vita" di Nobile, in particolare, e della sua situazione patrimoniale e reddituale. Nei mesi scorsi sia a Nobile che a Lacerenza sono stati revocati i domiciliari.
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