Italia e Estero

Casellati, la legge elettorale non poteva essere fatta prima

Italian Reforms Minister Maria Elisabetta Casellati, leaves the Quirinal palace at the end of the ceremony for the International Women's Day, in Rome Italy, 08 March 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI
Italian Reforms Minister Maria Elisabetta Casellati, leaves the Quirinal palace at the end of the ceremony for the International Women's Day, in Rome Italy, 08 March 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI
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ROMA, 29 APR - "La legge elettorale la farò - e la sto già studiando - in questo periodo di passaggio" del disegno di legge "tra il Senato e la Camera, ma non era possibile farla prima, come dicono, perché avremmo ingabbiato la riforma costituzionale". A sostenerlo è la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati che, durante la trasmissione 'In 5 minuti' su Rai1, spiega il disegno di legge costituzionale sul premierato approvato in Commissione e ora atteso nell'Aula di Palazzo Madama. Tra le varie modifiche che introduce la riforma c'è quella dell'eliminazione della figura dei senatori a vita. E su questo, Casellati osserva come la decisione sia stata presa sostanzialmente per due motivi: "Si vuole dare una rappresentanza più popolare a tutte le istituzioni" e, siccome, "è stato ridotto il numero dei senatori", "c'è il rischio di alterare il rapporto tra maggioranza e opposizione". Ci sono state "legislature", ricorda, che si sono "rette sui senatori a vita". Per quanto riguarda poi "la possibilità di scioglimento durante il semestre bianco" questo, conclude, "dipende dal fatto che, siccome ci possono essere dei casi o di dimissioni o di scioglimento, non ci poteva essere un sistema di governo appeso. E' una norma necessaria", assicura.

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