Italia e Estero

Casa Mariù, il lascito di Giorgio Armani per i bambini

Italian fashion designer Giorgio Armani greets the audience at the endo of his women's Fall-Winter 2024-25 collection presented at the MIlan's Fashion Week in Milan,in Milan, Italy, 25 February 2024 at the MIlan's Fashion Week in Milan, Italy, 23 February 2024. The women's Fall-Winter 2024-25 collection runs from 20 t0 26 February. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Italian fashion designer Giorgio Armani greets the audience at the endo of his women's Fall-Winter 2024-25 collection presented at the MIlan's Fashion Week in Milan,in Milan, Italy, 25 February 2024 at the MIlan's Fashion Week in Milan, Italy, 23 February 2024. The women's Fall-Winter 2024-25 collection runs from 20 t0 26 February. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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MILANO, 23 SET - L'avrebbe voluta annunciare lui stesso in occasione della sfilata celebrativa del cinquantesimo anniversario dell'azienda, rimane come suo ultimo lascito: Casa Mariù è il progetto internazionale che Giorgio Armani ha fortemente voluto, a favore dei bambini e del loro diritto all'istruzione, così chiamato in omaggio alla madre, della quale "Mariù" era il diminutivo. Il progetto - spiega l'azienda - si tradurrà in una serie di interventi mirati e concreti, che includeranno contributi per la retribuzione del personale educativo, la fornitura di attrezzature didattiche e del materiale scolastico e tutto ciò che risulterà necessario per assicurare ai bambini e alle loro famiglie un ambiente accogliente e strumenti adeguati alla crescita e all'apprendimento. "Un futuro migliore - aveva dichiarato Giorgio Armani - parte da un'infanzia, se non felice come tutti i bambini meriterebbero, almeno serena e formativa, della quale la famiglia e la scuola sono il centro. In un anno per me così importante, sento particolarmente forte la spinta a restituire il bene che ho ricevuto. Ho ripensato alla mia infanzia, a quanto mia mamma ci abbia protetti e sostenuti, e per questo ho voluto dedicare a lei questa iniziativa per me piena di significato, attraverso la quale mi auguro di poter avere un impatto concreto e positivo sulla vita di tanti bambini e delle loro famiglie". Il progetto è stato pensato in collaborazione con Caritas Ambrosiana e coinvolge sei paesi di tre continenti (Africa, America meridionale e Sud Est Asiatico).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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