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Cantante rap dei Kneecap in tribunale a Londra per 'terrorismo'

epa12311869 A supporter of Kneecap's Liam O'Hanna holds a placard in front of flags outside Westminster Magistrates' Court ahead of his appearance in court in London, Britain, 20 August 2025. The musician, known as Mo Chara and also as Liam Og O hAnnaidh, appeared in court on a terrorism charge for displaying a Hezbollah flag at a November 2024 gig. EPA/NEIL HALL
epa12311869 A supporter of Kneecap's Liam O'Hanna holds a placard in front of flags outside Westminster Magistrates' Court ahead of his appearance in court in London, Britain, 20 August 2025. The musician, known as Mo Chara and also as Liam Og O hAnnaidh, appeared in court on a terrorism charge for displaying a Hezbollah flag at a November 2024 gig. EPA/NEIL HALL
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LONDRA, 20 AGO - È arrivato alla Westminster Magistrates Court di Londra il frontman della popolare band nordirlandese di rapper Kneecap, a processo fra molte polemiche e controversie per violazione della legge britannica sul terrorismo dopo aver sventolato durante un concerto un vessillo di Hezbollah: organizzazione sciita libanese inserita nella lista nera dei gruppi terroristici dal Regno Unito. Liam O'Hanna, 27 anni, che si esibisce con il nome d'arte di Mo Chara, è stato accolto davanti al tribunale da centinaia di fan e attivisti con bandiere della Palestina e dell'Irlanda, oltre a cartelli recanti la scritta 'Liberate Mo Chara'. Scotland Yard ha imposto delle condizioni che limitano la possibilità di manifestare fuori dal tribunale al fine di "evitare gravi disordini". Come per una precedente udienza, Mo Chara era avvolto in una kefiah palestinese e si è dovuto far largo fra la folla di sostenitori che gridava fra l'altro "Basta alle persecuzioni politiche". Il processo si svolge in un clima di forti polemiche nel Regno per le controverse misure, giudicate da più parti come repressive, introdotte dal governo laburista di Keir Starmer nei confronti delle manifestazioni pro-palestinesi. I Kneecap erano già stati più volti presi di mira dall'esecutivo, anche per la loro recente esibizione al celebre festival musicale di Glastonbury, dove fra l'altro era finito sotto indagine della polizia il duo punk-rap Bob Vylan per aver gridato uno slogan contro l'esercito israeliano per le operazioni militari dello Stato ebraico a Gaza. Tutto questo mentre oltre 700 persone, inclusi molti anziani, sono state arrestate durante le manifestazioni a sostegno del gruppo Palestine Action da quando è stato dichiarato fuorilegge all'inizio di luglio ai sensi del Terrorism Act del 2000.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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