Caldo, dodici operai di Ansaldo Energia in infermeria

GENOVA, 03 LUG - Dodici operai al lavoro nelle officine dello stabilimento di Ansaldo Energia a Genova Campi si sono dovuti recare in infermeria per malesseri causati dal caldo eccessivo. Lo denuncia la rappresentanza sindacale unitaria dell'azienda in una nota. "L'ondata di caldo che sta investendo l'Italia e l'Europa non sta risparmiando Genova. In che situazione si è fatta trovare Ansaldo Energia? La scorsa estate si era presentata la stessa identica 'emergenza' e l'azienda si era presa l'impegno di intervenire con un sistema di condizionatori necessari ad abbassare la temperatura nelle officine - spiega la rsu -. In un anno niente di efficace è stato fatto e ancora una volta si sono registrate temperature altissime: il primo luglio 2025 nel reparto Pale sono stati registrati 39 gradi alle 17, 35 gradi nelle officine di Campi 1, 36 gradi nei magazzini centrali. A queste altissime temperature si aggiunge la mancanza di ventilazione dovuta agli ambienti chiusi. All'interno degli spogliatoi di Fegino, privi completamente di climatizzazione è stata registrata una temperatura pari a 40 gradi alle 14 del primo luglio". "In queste giornate di bollino rosso, per ovviare alla mancanza aziendale di altre misure efficaci per rendere vivibile l'officina, è stato sospeso il secondo turno in tutti i reparti non climatizzati, mediante accordo sindacale - aggiunge la rsu -. In data odierna nell'incontro che abbiamo avuto con la direzione aziendale abbiamo ribadito per l'ennesima volta il nostro stupore e la nostra rabbia nel constatare che l'azienda non abbia ancora risolto problematiche oggettivamente risolvibili. Non accettiamo che i lavoratori di Ansaldo Energia e delle ditte in appalto che operano dentro l'officina siano considerati carne da macello".
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