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Bus invisibili ai turisti, così Barcellona difende i residenti

epa08520721 Visitors walk on the rooftop of Casa Batllo in Barcelona, Spain, 01 July 2020. Casa Batllo, one of Barcelona's most popular touristic attractions and built in 1906 by Antoni Gaudi, has reopened after several months of closure due to the coronavirus pandemic. EPA/Enric Fontcuberta
epa08520721 Visitors walk on the rooftop of Casa Batllo in Barcelona, Spain, 01 July 2020. Casa Batllo, one of Barcelona's most popular touristic attractions and built in 1906 by Antoni Gaudi, has reopened after several months of closure due to the coronavirus pandemic. EPA/Enric Fontcuberta
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MADRID, 18 APR - Nella difficile convivenza con i massicci flussi di turisti in visita al celebre Parque Guell a Barcellona, ad avere la peggio per anni sono stati gli abitanti dei vicini quartieri di la Salut e del Coll, costretti a rinunciare agli autobus della linea 116 sempre stracolmi. I mini autobus da una ventina di posti, che si arrampicano sulle stradine in salita, pensati per la mobilità dei residenti nel rione, sono il mezzo preferito dai visitatori in pellegrinaggio al parco di Antoni Gaudì, che vi salgono al capolinea nella Plaza Lesseps, rendendo in pratica impossibile l'utilizzo del bus durante il tragitto da parte degli abitanti. Fino a pochi giorni fa, quando i turisti sono spariti dalla linea. Il motivo? Il bus 116 è stato cancellato dall'amministrazione comunale su Google Map come una delle opzioni per raggiungere la destinazione turistica del Parque Guell. Quando a febbraio la misura arrivò sul tavolo dell'assessorato all'Urbanismo, come una delle 'soluzioni' approvate per far fronte ai disagi degli abitanti del quartiere, pochi credevano che potesse essere efficace. Invece, è bastato cancellare l'informazione da Google Maps e rendere invisibile il trasporto ai turisti per ridurre da 3.000 a 1.000 al giorno le obliterazioni sul 116, segnalano al Comune. La vicesindaco Laia Bonet, durante l'ultima riunione della commissione di presidenza, ha invitato i residenti a "ridurre l'euforia" per essersi riappropriati della linea e alla cautela. "La misura non era assurda due mesi fa, come sembrava, né oggi risolve tutto", ha spiegato, citata dal quotidiano catalano Ara. E ha chiarito che bisogna vedere quanto durerà l'occultamento. Nel frattempo, il Comune ha escluso di estendere l'invisibilità dei bus ai turisti anche della linea 119, come reclamava la Sinistra repubblicana catalana Erc.

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