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Bruxelles, sesto arresto per gli attentati di Parigi

Nelle mani della polizia belga il secondo autista di Salah Abdeslam, la primula rossa del commando terrorista di Parigi
Nuovo arresto dopo gli attentati di Parigi
Nuovo arresto dopo gli attentati di Parigi
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Salah Abdeslam è ancora in fuga, ma si stringe il cerchio intorno a lui. È arrivato oggi il sesto arresto a Bruxelles per gli attentati compiuti a Parigi, mentre la madre di Mohamed Abrini, l'altro complice ricercato, lo ha invitato ad arrendersi. 

Le ultime operazioni della polizia belga stanno sgretolando poco a poco la rete di contatti che ha finora avviluppato Salah Abdeslam. E permettono di delineare con più chiarezza il suo percorso a Bruxelles nelle ore successive alla strage di Parigi. A finire nelle mani degli inquirenti, dopo due perquisizioni a Verviers e una ad Auvelais in cui erano stati pizzicati anche padre e fratello poi rilasciati, è ora una sesta persona fermata a Bruxelles, su cui la Procura federale ha voluto mantenere per ora il massimo riserbo.

E sempre la Procura ha confermato l'arresto del "secondo autista" di Salah, Ali Oulkadi, che ha detto di averlo portato sabato a ora di pranzo in macchina, nervoso e camuffato da un berretto, dalla fermata della metro di Bockstael, nella zona di Laeken dove si trova anche la residenza dei Reali del Belgio, sino a Schaerbeek, altro quartiere di Bruxelles a forte presenza musulmana. Durante il tragitto, Salah avrebbe rivelato che il fratello Brahim aveva ucciso a Parigi e che poi si era fatto esplodere.

La madre di Abrini, l'uomo visto alla guida verso Parigi della Clio usata per gli attentati con Abdelsam, cerca intanto di convincere il figlio a consegnarsi: «Gli dico di tornare a casa e arrendersi. Per quanto tempo intende nascondersi?». La donna sostiene che il figlio fosse a Molenbeek la sera degli attentati, anche se da allora più nessuno l'ha visto. 

 

 

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