Bruxelles, Abrini è il terzo uomo

L'uomo con il cappello degli attentati di Bruxelles è Abrini, arrestato nelle scorse ore. Lo ha ammesso agli inquirenti

1' di lettura

Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»
Bruxelles, Abrini ha ammesso di essere il «terzo uomo»

«Sono io l’uomo con il cappello». Lo ha ammesso Mohamed Abrini, l’uomo formalmente accusato di associazione terroristica nell’ambito delle indagini sugli attentati di Parigi ed arrestato. Lo ha confermato la procura generale: Abrini «è il terzo uomo presente in occasione degli attentati all'aeroporto internazionale di Bruxelles. È stato messo a confronto con i risultati di diverse evidenze ed ha riconosciuto la sua presenza al momento dei fatti». Il belga di origini marocchine arrestato ieri ha precisato di «aver gettato la giacca in un cestino dei rifiuti ed aver venduto il cappello».

Individuato ad Anderlecht, quartiere di Bruxelles, Abrini avrebbe comprato le due valige fatte esplodere a Zaventem. E il suo dna sarebbe stato trovato nell'appartamento di Schaerbeek da dove partirono attentatori.

In tutto sono 6 le persone fermate e accusate formalmente di terrorismo; uno sarebbe l'uomo visto con il kamikaze El Bakraoui prima dell'attacco alla metro di Maelbeek. Tra i fermati Osama Krayem, svedese di origine siriana.