Bruciò la ex incinta, condannato a 18 anni
Diciotto anni di reclusione. Che sarebbero stati 27 se l'imputato non avesse scelto il rito abbreviato che prevede la diminuzione di un terzo della pena. È una condanna esemplare, tale da rappresentare un monito per tutti i violenti che si accaniscono contro le donne, quella inflitta al quarantenne Paolo Pietropaolo, che il primo febbraio scorso a Pozzuoli diede fuoco alla compagna, Carla Ilenia Caiazzo, 38 anni, incinta all'ottavo mese.
Diciotto anni di reclusione, 325 milioni complessivi di risarcimento danni a titolo di provvisionale: 250mila alla Caiazzo, 50mila alla figlia e 25mila alla Associazione «La Forza delle Donne» che si è costituita parte civile, interdizione perpetua dai pubblici uffici e sospensione della potestà genitoriale.
L'impostazione della procura e del legale della Caiazzo è stata confermata dall'esito del processo: l'imputato è stato riconosciuto responsabile di tentativo di omicidio aggravato dalla premeditazione, stalking, procurato aborto (Carla era incinta e diede alla luce una bambina poco dopo il ricovero in ospedale).
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