Italia e Estero

Brasilia, 'avviati contatti riservati' con Washington sui dazi

epa12242136 Brazilian Vice President and Minister of Industry and Commerce Geraldo Alckmin (R) participates in a press conference with the president of the American Chamber of Commerce for Brazil (AmCham), Abrao Neto, on trade and tariff issues in Brasilia, Brazil, 16 July 2025. Alckmin downplayed the impact of the investigation opened by the US into alleged 'discriminatory practices' and stated that 'the urgent thing now is to resolve the tariff issue with that country.' EPA/Andre Borges
epa12242136 Brazilian Vice President and Minister of Industry and Commerce Geraldo Alckmin (R) participates in a press conference with the president of the American Chamber of Commerce for Brazil (AmCham), Abrao Neto, on trade and tariff issues in Brasilia, Brazil, 16 July 2025. Alckmin downplayed the impact of the investigation opened by the US into alleged 'discriminatory practices' and stated that 'the urgent thing now is to resolve the tariff issue with that country.' EPA/Andre Borges
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BRASILIA, 22 LUG - Il governo brasiliano ha avviato contatti istituzionali "riservati" con l'amministrazione statunitense per negoziare i dazi del 50% annunciati da Donald Trump sull'export brasiliano a partire dal primo agosto. Lo ha riferito il vicepresidente e ministro dell'Industria e del Commercio, Geraldo Alckmin. "Posso dire che stiamo conducendo trattative attraverso canali istituzionali in forma riservata. Le discussioni stanno avanzando", ha dichiarato alla stampa. 
 Secondo i media locali, il dialogo con Washington è stato finora ostacolato dall'assenza di un ambasciatore statunitense a Brasilia. L'attuale incaricato d'affari non avrebbe accesso diretto alla Casa Bianca, e i negoziati si sarebbero arenati al livello del Dipartimento del Tesoro. Dal canto suo, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha affermato che, per ora, non esiste una guerra commerciale con gli Stati Uniti. "Una guerra tariffaria inizierà nel momento in cui risponderò a Trump, se non cambierà idea", ha detto da Santiago del Cile, a margine di un vertice sulla democrazia. Il capo dello stato ha anche affermato di sentirsi "in una certa tranquillità" perché "ho il ministero degli Esteri e una persona del calibro di Alckmin che stanno lavorando su questo", aggiungendo di confidare nelle discussioni in corso tra i leader imprenditoriali brasiliani "con le loro controparti negli Stati Uniti", dato che "chi soffrirà di più saranno loro".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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